1Ein Wallfahrtslied (oder Stufenlied? vgl. Ps 120). »Sie haben mich hart bedrängt von meiner Jugend an« - so bekenne Israel –,2»sie haben mich hart bedrängt von meiner Jugend an, aber doch mich nicht überwältigt.3Auf meinem Rücken haben die Pflüger gepflügt und lange Furchen gezogen;4doch der HERR ist gerecht: er hat zerhauen der Gottlosen Stricke.«5Zuschanden müssen werden und rückwärts weichen alle, die Zion hassen!6Sie müssen gleichen dem Gras auf den Dächern, das dürr schon ist, bevor es in Halme schießt,7mit dem der Schnitter seine Hand nicht füllt, noch der Garbenbinder seinen Gewandbausch[1],8und bei dem, wer des Weges vorübergeht, nicht ruft: »Gottes Segen sei über euch! Wir segnen euch im Namen des HERRN!«
Psalm 129
Nuova Riveduta 2006
von Società Biblica di Ginevra
Ricordo dell’oppressione
1Canto dei pellegrinaggi. Molte volte mi hanno oppresso fin dalla mia gioventù – lo dica pure Israele –2molte volte mi hanno oppresso fin dalla mia gioventù; eppure non hanno potuto vincermi.3Degli aratori hanno arato sul mio dorso, vi hanno tracciato i loro lunghi solchi.4Il Signore è giusto; egli ha spezzato le funi degli empi.5Siano confusi e voltino le spalle quanti odiano Sion!6Siano come l’erba dei tetti, che secca prima di crescere!7Non se ne riempie la mano il mietitore, né le braccia chi lega i covoni;8e i passanti non dicono: «La benedizione del Signore sia su di voi; noi vi benediciamo nel nome del Signore!»