Deuteronomio 33

Nuova Riveduta 2006

1 Questa è la benedizione con la quale Mosè, uomo di Dio, benedisse i figli d’Israele prima di morire.2 Disse dunque: «Il Signore è venuto dal Sinai, è spuntato per loro dal Seir, ha sparso la sua luce dal monte di Paran, è venuto dalle miriadi sante; dalla sua destra usciva il fuoco della legge per loro.3 Certo, il Signore ama i popoli; tutti i suoi santi sono nella tua mano. Essi si abbassano ai tuoi piedi e raccolgono le tue parole.4 Mosè ci ha dato una legge, eredità dell’assemblea di Giacobbe;5 ed egli è stato re in Iesurun, quando si adunavano i capi del popolo e tutte insieme le tribù d’Israele.6 Viva Ruben! che egli non muoia; e i suoi uomini siano numerosi!»7 E questo egli disse per Giuda: «Ascolta, Signore, la voce di Giuda e riconducilo al suo popolo; con tutte le sue forze egli lotta per la sua causa; tu gli sarai di aiuto contro i suoi nemici!»8 Poi disse di Levi: «I tuoi tummim e i tuoi urim[1] appartengono all’uomo fedele[2] che ti sei scelto, che tu mettesti alla prova a Massa, e con il quale contestasti alle acque di Meriba.9 Egli dice di suo padre e di sua madre: “Non lo vedo!” Non riconosce i suoi fratelli[3] e nulla sa dei propri figli; perché i Leviti osservano la tua parola e sono i custodi del tuo patto.10 Essi insegnano i tuoi statuti a Giacobbe e la tua legge a Israele; mettono l’incenso sotto le tue narici e l’olocausto sopra il tuo altare.11 O Signore, benedici la sua forza e gradisci l’opera delle sue mani. Spezza le reni a quelli che insorgono contro di lui e colpisci i suoi nemici, sì che non possano rialzarsi».12 Di Beniamino disse: «Egli, il prediletto del Signore, abiterà al sicuro presso di lui. Il Signore gli farà sempre riparo ed egli riposerà tra le sue colline».13 Poi disse di Giuseppe: «Il suo paese sarà benedetto dal Signore con i doni più preziosi del cielo; con la rugiada, con le acque profonde dell’abisso,14 con i frutti più preziosi che il sole matura, con quanto di meglio germoglia ogni luna,15 con i migliori prodotti dei monti antichi, con i doni più preziosi dei colli secolari, con i doni più preziosi della terra e di quanto essa racchiude.16 Il favore di colui che stava nel pruno[4] venga sul capo di Giuseppe, sulla fronte di colui che è principe tra i suoi fratelli!17 Del suo bue primogenito egli ha la maestà; le sue corna sono corna di bufalo. Con esse cozzerà contro i popoli tutti quanti insieme, fino alle estremità della terra. Tali sono le miriadi di Efraim, tali sono le migliaia di Manasse».18 Poi disse di Zabulon: «Rallègrati, Zabulon, nel tuo uscire, e tu, Issacar, nelle tue tende!19 Essi chiameranno i popoli al monte, e là offriranno sacrifici di giustizia; poiché essi succhieranno l’abbondanza del mare e i tesori nascosti nella sabbia».20 Poi disse di Gad: «Benedetto colui che mette Gad al largo! Egli sta nella sua dimora come una leonessa e sbrana braccio e testa.21 Egli si è scelto le primizie del paese, poiché questa è la parte riservata al condottiero, ed egli vi è giunto alla testa del popolo, ha compiuto la giustizia del Signore e i suoi decreti, insieme a Israele».22 Poi disse di Dan: «Dan è un leoncello, che balza da Basan».23 Poi disse di Neftali: «O Neftali, sazio di favori e ricolmo di benedizioni del Signore, prendi possesso dell’occidente e del mezzodì!»24 Poi disse di Ascer: «Benedetto sia Ascer tra i figli d’Israele! Sia il favorito dei suoi fratelli e tuffi il suo piede nell’olio[5]!25 Le sbarre delle sue porte siano di ferro e di bronzo e duri quanto i tuoi giorni la tua forza!26 Nessuno è pari al Dio di Iesurun che, sul carro dei cieli, corre in tuo aiuto, che, nella sua maestà, avanza sulle nubi.27 Il Dio eterno è il tuo rifugio; e sotto di te stanno le braccia eterne. Egli scaccia davanti a te il nemico e ti dice: “Distruggi!”28 Israele abiterà al sicuro, la sorgente di Giacobbe sgorgherà solitaria in un paese di frumento e di mosto, dove il cielo stilla rugiada.29 Te beato, Israele! Chi è pari a te, popolo salvato dal Signore? Egli è lo scudo che ti protegge e la spada che ti fa trionfare. I tuoi nemici verranno ad adularti e tu calpesterai le loro alture».