Luca 22

Nuova Riveduta 2006

di Società Biblica di Ginevra
1 La festa degli Azzimi, detta la Pasqua, si avvicinava;2 e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di farlo morire, poiché temevano il popolo.3 Satana entrò in Giuda, chiamato Iscariota, che era nel numero dei dodici.4 Egli andò a conferire con i capi dei sacerdoti e i capitani[1] sul modo di consegnarlo nelle loro mani.5 Essi si rallegrarono e pattuirono di dargli del denaro.6 Egli fu d’accordo e cercava l’occasione buona per consegnare loro Gesù di nascosto alla folla.7 Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva sacrificare la Pasqua.8 Gesù mandò Pietro e Giovanni, dicendo: «Andate a prepararci la cena pasquale, affinché la mangiamo».9 Essi gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?»10 Ed egli rispose loro: «Quando sarete entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua; seguitelo nella casa dove egli entrerà.11 E dite al padrone di casa: “Il Maestro ti manda a dire: ‘Dov’è la stanza nella quale mangerò la Pasqua con i miei discepoli?’”.12 Ed egli vi mostrerà, al piano di sopra, una grande sala ammobiliata; lì apparecchiate».13 Essi andarono e trovarono come egli aveva detto loro, e prepararono la Pasqua.14 Quando giunse l’ora, egli si mise a tavola, e gli apostoli con lui.15 Egli disse loro: «Ho vivamente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi, prima di soffrire;16 poiché io vi dico che non la mangerò più, finché sia compiuta nel regno di Dio».17 Poi prese un calice e, dopo aver reso grazie, disse: «Prendete questo e distribuitelo fra di voi;18 perché io vi dico che da ora in poi non berrò più del frutto della vigna, finché sia venuto il regno di Dio».19 Poi prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me».20 Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi.21 «Del resto, ecco, la mano di colui che mi tradisce è con me sulla tavola.22 Perché il Figlio dell’uomo, certo, se ne va, come è stabilito; ma guai a quell’uomo per mezzo del quale egli è tradito!»23 Ed essi cominciarono a domandarsi gli uni gli altri chi mai, tra di loro, sarebbe stato a fare questo.24 Fra di loro nacque anche una contesa: chi di essi fosse considerato il più grande.25 Ma egli disse loro: «I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che le sottomettono al loro dominio sono chiamati benefattori.26 Ma per voi non deve essere così; anzi, il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve.27 Perché, chi è più grande: colui che è a tavola oppure colui che serve? Non è forse colui che è a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve.28 Or voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove;29 e io dispongo che vi sia dato un regno, come il Padre mio ha disposto che fosse dato a me,30 affinché mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno, e sediate su troni per giudicare le dodici tribù d’Israele.31 «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano,32 ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli[2]».33 Ma lui gli disse: «Signore, sono pronto ad andare con te in prigione e alla morte».34 E Gesù: «Pietro, io ti dico che oggi il gallo non canterà, prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi».35 Poi disse loro: «Quando vi mandai senza borsa, senza sacca da viaggio e senza calzari, vi è forse mancato qualcosa?» Essi risposero: «Niente». Ed egli disse loro:36 «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, così pure una sacca; e chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una.37 Perché io vi dico che in me deve essere adempiuto ciò che è scritto: “Egli è stato contato tra i malfattori”[3]. Infatti, le cose che si riferiscono a me stanno per compiersi».38 Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade!» Ma egli disse loro: «Basta!»39 Poi, uscito, andò come al solito al monte degli Ulivi; e anche i discepoli lo seguirono.40 Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate di non entrare in tentazione».41 Egli si staccò da loro circa un tiro di sasso e, postosi in ginocchio, pregava, dicendo:42 «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta».43 {Allora gli apparve un angelo dal cielo per rafforzarlo.44 Ed essendo in agonia, egli pregava ancor più intensamente; e il suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra.}45 E, dopo aver pregato, si alzò, andò dai discepoli e li trovò addormentati per la tristezza,46 e disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, affinché non entriate in tentazione».47 Mentre parlava ancora, ecco una folla; e colui che si chiamava Giuda, uno dei dodici, la precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo.48 Ma Gesù gli disse: «Giuda, tradisci il Figlio dell’uomo con un bacio?»49 Quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per succedere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?»50 E uno di loro percosse il servo del sommo sacerdote e gli recise l’orecchio destro.51 Ma Gesù intervenne e disse: «Lasciate, basta!» E, toccato l’orecchio di quell’uomo, lo guarì.52 Gesù disse ai capi dei sacerdoti, ai capitani del tempio e agli anziani che erano venuti contro di lui: «Siete usciti con spade e bastoni, come contro un brigante!53 Mentre ero ogni giorno con voi nel tempio, non mi avete mai messo le mani addosso; ma questa è l’ora vostra e la potestà delle tenebre».54 Dopo averlo arrestato, lo portarono via e lo condussero nella casa del sommo sacerdote; e Pietro seguiva da lontano.55 Essi accesero un fuoco in mezzo al cortile, sedendovi intorno. Pietro si sedette in mezzo a loro.56 Una serva, vedendolo seduto presso il fuoco, lo guardò fisso e disse: «Anche costui era con lui».57 Ma egli negò, dicendo: «Donna, non lo conosco».58 E poco dopo, un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di quelli». Ma Pietro rispose: «No, uomo, non lo sono».59 Trascorsa circa un’ora, un altro insisteva, dicendo: «Certo, anche questi era con lui, poiché è Galileo».60 Ma Pietro disse: «Uomo, io non so quello che dici». E subito, mentre parlava ancora, un gallo cantò.61 E il Signore, voltatosi, guardò Pietro; e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detta: «Oggi, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte».62 E, andato fuori, pianse amaramente.63 Gli uomini che tenevano Gesù lo schernivano percuotendolo;64 poi lo bendarono e gli domandavano: «Indovina! Chi ti ha percosso?»65 E dicevano molte altre cose contro di lui, bestemmiando.66 Appena fu giorno, gli anziani del popolo, i capi dei sacerdoti e gli scribi si riunirono e lo condussero nel loro sinedrio[4], dicendo:67 «Se tu sei il Cristo, diccelo». Ma egli disse loro: «Anche se ve lo dicessi, non credereste;68 e se io vi facessi delle domande, non rispondereste.69 Ma da ora in avanti il Figlio dell’uomo sarà seduto alla destra della potenza di Dio[5]».70 E tutti dissero: «Sei tu, dunque, il Figlio di Dio?» Ed egli rispose loro: «Voi lo dite[6]; io sono[7]».71 E quelli dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Lo abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».

Luca 22

Gute Nachricht Bibel 2018

di Deutsche Bibelgesellschaft
1 Es war kurz vor dem Fest der Ungesäuerten Brote, dem Passafest. (Eso 12,1; Eso 12,15; Mat 26,1; Mar 14,1; Giov 11,45)2 Die führenden Priester und die Gesetzeslehrer suchten nach einer Möglichkeit, Jesus zu beseitigen, aber so, dass es kein Aufsehen erregte; denn sie hatten Angst vor dem Volk. (Mar 11,18; Lu 19,47)3 Da fuhr der Satan in Judas, der auch Iskariot genannt wird. Judas war einer aus dem Kreis der Zwölf. (Mat 26,14; Mar 14,10; Lu 4,13; Lu 10,18; Lu 22,31; Lu 22,53; Giov 12,4)4 Er ging zu den führenden Priestern und den Hauptleuten der Tempelwache und besprach mit ihnen, wie er ihnen Jesus in die Hände spielen könnte.5 Sie freuten sich und boten ihm eine Geldsumme an.6 Judas war einverstanden. Er suchte von da an eine günstige Gelegenheit, Jesus zu verraten, ohne dass das Volk etwas merkte.7 Es kam nun der Tag, von dem an ungesäuertes Brot gegessen wurde und an dem die Passalämmer geschlachtet werden mussten. (Eso 12,6; Mat 26,17; Mar 14,12)8 Jesus gab Petrus und Johannes den Auftrag: »Geht und bereitet das Passamahl für uns vor!«9 »Wo willst du es vorbereitet haben?«, fragten sie.10 Er sagte: »Hört zu! Wenn ihr in die Stadt kommt, werdet ihr einen Mann treffen, der einen Wasserkrug trägt. Folgt ihm in das Haus, in das er geht,11 und sagt zum Hausherrn dort: ›Unser Lehrer lässt dich fragen: Welchen Raum kannst du zur Verfügung stellen, dass ich dort mit meinen Jüngern das Passamahl feiere?‹12 Er wird euch ein großes Zimmer im Obergeschoss zeigen, das mit Polstern ausgestattet ist. Dort bereitet alles vor.«13 Die beiden gingen und fanden alles so, wie Jesus es ihnen gesagt hatte, und sie bereiteten das Passamahl vor.14 Als die Stunde gekommen war, setzte sich Jesus zu Tisch und die Apostel mit ihm. (Mat 26,20; Mar 14,17; Lu 6,13; 1Co 11,23)15 Er sagte: »Ich habe mich sehr danach gesehnt, dieses Passamahl mit euch zu feiern, bevor ich leiden muss.16 Denn ich sage euch: Ich werde es erst wieder feiern, wenn das, worauf jedes Passamahl hinweist, in der neuen Welt Gottes[1] zur Erfüllung gekommen ist.«17 Dann nahm er den Becher mit Wein, sprach darüber das Dankgebet und sagte: »Nehmt diesen Becher und teilt ihn unter euch!18 Denn ich sage euch: Ich werde erst wieder Wein trinken, wenn die neue Welt Gottes da ist.«19 Dann nahm Jesus ein Brot, sprach darüber das Dankgebet, brach es in Stücke und gab es ihnen mit den Worten: »Das ist mein Leib, der für euch geopfert wird. Tut das immer wieder, damit unter euch gegenwärtig ist, was ich für euch getan habe!«[2]20 Ebenso nahm er nach dem Essen den Becher mit Wein und sagte: »Dieser Becher ist Gottes neuer Bund, der in Kraft gesetzt wird durch mein Blut, das für euch vergossen wird. (Eso 24,6; Ger 31,31; Ro 11,27; 1Co 11,25; 2Co 3,6; Ga 4,24; Eb 8,6)21 Aber ihr müsst wissen: Der Verräter sitzt hier mit mir am gleichen Tisch. (Giov 13,2; Giov 13,21)22 Der Menschensohn muss zwar den Weg gehen, der ihm bestimmt ist; aber wehe dem Menschen, der ihn verrät.«23 Da fingen sie an, einander zu fragen, wer von ihnen es wohl sei, der so etwas tun würde.24 Es kam unter ihnen auch ein Streit darüber auf, wer von ihnen als der Größte zu gelten habe. (Mat 19,28; Mat 20,25; Mar 10,42; Lu 9,46)25 Da sagte Jesus zu ihnen: »Die Könige üben Macht über ihre Völker aus, und die Tyrannen lassen sich sogar noch ›Wohltäter des Volkes‹ nennen.26 Bei euch muss es anders sein! Der Größte unter euch muss wie der Geringste werden und der Führende wie einer, der dient. (Mat 23,11)27 Wer ist denn größer: der am Tisch sitzt oder der bedient? Natürlich der am Tisch! Aber ich bin unter euch wie der Diener. (Giov 13,4; Giov 13,12)28 Ihr habt mit mir durchgehalten in allen Prüfungen, die ich zu bestehen hatte.29 Dafür werde ich euch an der Herrschaft beteiligen, die mein Vater mir übertragen hat. (Lu 12,32)30 Wenn ich meine Herrschaft angetreten habe, werdet ihr an meinem Tisch essen und trinken und über die zwölf Stämme Israels herrschen.« (Mat 19,28)31 »Simon, Simon! Pass gut auf! Gott hat dem Satan erlaubt, euch auf die Probe zu stellen und die Spreu vom Weizen zu scheiden. (Giob 1,6; Giob 2,1; Lu 22,3; Giov 13,36)32 Aber ich habe für dich gebetet, dass dein Glaube an mich nicht aufhört. Wenn du dann wieder zu mir zurückgefunden hast, musst du deine Brüder und Schwestern[3] im Glauben an mich stärken!« (Mat 16,18; Lu 22,62; Lu 24,34)33 Petrus antwortete: »Herr, ich bin bereit, mit dir ins Gefängnis zu gehen, ja mit dir zu sterben!« (Mar 14,30)34 Jesus antwortete: »Ich sage dir, Petrus, noch ehe heute der Hahn kräht, wirst du mich dreimal verleugnen und behaupten, dass du mich nicht kennst.« (Lu 22,61)35 Dann fragte Jesus die Apostel: »Als ich euch ohne Geldbeutel, Vorratstasche und Schuhe auf den Weg schickte, habt ihr da an irgendetwas Mangel gehabt?« »Nein, an nichts«, sagten sie. (Lu 9,3; Lu 10,4)36 Jesus erwiderte: »Von jetzt ab gilt etwas anderes: Wer einen Geldbeutel hat, soll ihn mitnehmen, und wer eine Vorratstasche hat, ebenso! Wer nichts hat als sein Obergewand, soll es verkaufen und sich ein Schwert dafür beschaffen. (Mat 10,34)37 Denn ich sage euch, es muss an mir in Erfüllung gehen, was in den Heiligen Schriften steht: ›Er wurde unter die Verbrecher gezählt.‹ Mit mir geht es jetzt zu Ende.« (Is 53,12)38 Die Apostel sagten: »Herr, da haben wir zwei Schwerter!« Jesus antwortete: »Ihr versteht mich nicht.«[4]39 Jesus ging wie gewohnt zum Ölberg und seine Jünger folgten ihm. (Mat 26,30; Mat 26,36; Mar 14,32; Lu 5,16; Lu 21,37; Giov 18,1)40 Als er dort war, sagte er zu ihnen: »Betet darum, dass ihr in der kommenden Prüfung nicht versagt.«41 Dann ging er allein weiter. Einen Steinwurf von ihnen entfernt kniete er nieder und betete:42 »Vater, wenn es dein Wille ist, dann erspare es mir, diesen Kelch trinken zu müssen.[5] Aber dein Wille soll geschehen, nicht der meine!« (Mat 6,10; Mar 10,38; Giov 12,27)43 Da erschien ihm ein Engel vom Himmel und gab ihm Kraft.44 In seiner Todesangst betete Jesus noch angespannter und sein Schweiß tropfte wie Blut auf den Boden.[6]45 Als er sich vom Gebet erhob und wieder zu den Jüngern kam, schliefen sie; so erschöpft waren sie vor Kummer.46 »Wie könnt ihr schlafen?«, sagte er zu ihnen. »Steht auf und betet, damit ihr in der kommenden Prüfung nicht versagt!«47 Noch während Jesus das sagte, kam ein Trupp von Männern, voran Judas, einer von den Zwölf. Er ging auf Jesus zu und wollte ihm den Begrüßungskuss geben. (Mat 26,47; Mar 14,43; Giov 18,3)48 Aber Jesus sagte zu ihm: »Judas, mit einem Kuss willst du den Menschensohn verraten?«49 Da merkten auch die Jünger, was bevorstand, und fragten: »Herr, sollen wir mit dem Schwert zuschlagen?«50 Und einer von ihnen hieb auf den Bevollmächtigten des Obersten Priesters ein und schlug ihm das rechte Ohr ab.51 Aber Jesus sagte: »Halt! Hört auf!« Er berührte das Ohr und heilte den Mann.52 Dann wandte er sich an die führenden Priester, die Hauptleute der Tempelwache und die Ratsältesten, die ihn festnehmen wollten: »Warum rückt ihr hier mit Schwertern und Knüppeln an; bin ich denn ein Verbrecher?53 Täglich war ich bei euch im Tempel und ihr seid nicht gegen mich vorgegangen. Aber jetzt ist eure Stunde gekommen. Jetzt haben die dunklen Mächte Gewalt über mich.« (Lu 19,47; Lu 22,3)54 Sie nahmen Jesus fest, führten ihn ab und brachten ihn in das Haus des Obersten Priesters. Petrus folgte ihnen in weitem Abstand. (Mat 26,57; Mat 26,69; Mar 14,53; Mar 14,66; Giov 18,12; Giov 18,25)55 Im Hof war ein Feuer angezündet. Viele saßen darum herum, und Petrus setzte sich mitten unter sie.56 Eine Dienerin bemerkte ihn im Schein des Feuers, sah ihn genauer an und sagte: »Der da war auch mit ihm zusammen!«57 Aber Petrus stritt es ab: »Frau, ich kenne ihn überhaupt nicht!«58 Bald darauf wurde ein Mann auf ihn aufmerksam und sagte: »Du gehörst doch auch zu denen!« Aber Petrus widersprach: »Mensch, ich habe nichts mit ihnen zu tun!«59 Etwa eine Stunde später bestand ein anderer darauf und sagte: »Kein Zweifel, der war auch mit ihm zusammen, er ist doch auch aus Galiläa.«60 Aber Petrus stritt es ab: »Mensch, ich weiß überhaupt nicht, wovon du sprichst!« Und sofort, während er noch redete, krähte ein Hahn.61 Der Herr drehte sich um und sah Petrus an. Da fiel Petrus ein, was er zu ihm gesagt hatte: »Bevor heute der Hahn kräht, wirst du mich dreimal verleugnen und behaupten, dass du mich nicht kennst.« (Mar 14,30; Lu 22,34)62 Und er ging hinaus und begann, bitter zu weinen.63 Die Männer, die Jesus bewachten, trieben ihren Spott mit ihm. (Mat 26,67; Mar 14,65)64 Sie warfen ihm ein Tuch über den Kopf, sodass er nichts sehen konnte; dann schlugen sie ihn und riefen: »Du bist doch ein Prophet! Sag uns: Wer war es, der dich gerade schlug?« (Lu 7,16)65 Und noch viele andere Schmähungen musste er sich gefallen lassen.66 Als es Tag wurde, versammelten sich die Ältesten des Volkes, dazu die führenden Priester und die Gesetzeslehrer, und ließen Jesus vor ihre Ratsversammlung bringen. (Mat 26,57; Mat 26,63; Mat 27,1; Mar 14,53; Mar 14,61; Mar 15,1; Giov 18,19)67 Sie forderten ihn auf: »Wenn du Christus bist, der versprochene Retter, dann sag es uns!« Jesus antwortete: »Wenn ich es euch sage, werdet ihr mir nicht glauben, (Ger 38,15; Mar 8,29; Lu 9,20; Giov 4,25; At 5,42)68 und wenn ich euch etwas frage, werdet ihr keine Antwort geben.69 Aber von nun an wird der Menschensohn an der rechten Seite des allmächtigen Gottes sitzen!« (Mar 12,36)70 Da riefen sie alle: »Dann bist du also der Sohn Gottes?« Er antwortete: »Ihr sagt es: Ich bin’s.« (Mat 14,33; Lu 1,32; Lu 1,35)71 Darauf erklärten sie: »Was brauchen wir noch eine Zeugenaussage? Wir haben es selbst aus seinem Mund gehört!«