di Biblica1È Dio stesso che ha avuto pietà di noi e ci ha dato questo meraviglioso compito, perciò noi non ci perdiamo dʼanimo.2Non vogliamo imbrogliare la gente, né abbiamo alcun interesse a menare per il naso nessuno; tanto meno cerchiamo di falsificare ciò che insegna la Bibbia. Non sappiamo che farcene di tutti questi metodi vergognosi. Quando parliamo, ci sentiamo alla presenza di Dio, perciò diciamo la verità, sottoponendoci al giudizio di tutti quelli che ci conoscono.3Se poi il Vangelo che predichiamo è ancora misterioso per qualcuno, lo è per quelli che sono sulla via della perdizione.4Satana, che è il dio di questo mondo corrotto, li ha resi ciechi, incapaci di vedere la gloriosa luce del Vangelo che splende su di loro, incapaci di comprendere ciò che predichiamo, e cioè: il meraviglioso messaggio della gloria di Cristo, immagine di Dio.5Non ce ne andiamo in giro a parlare di noi stessi, ma di Gesù Cristo come Signore. Tutto ciò che diciamo di noi è che siamo vostri servi, per amore di Gesù.6Perché Dio che ha detto: «Splenda la luce nelle tenebre», ha fatto risplendere in noi la sua luce per farci capire che è la sua gloria ciò che brilla sul volto di Gesù Cristo.
Fragili recipienti
7Ma questo prezioso tesoro, questa luce e potenza, che ora splende dentro di noi, si trova in un recipiente molto fragile, e cioè il nostro corpo, perché così sia ben chiaro che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.8Dobbiamo sopportare tribolazioni di ogni genere, ma non siamo ridotti agli estremi. Siamo preoccupati, ma non disperati,9perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi.10Portiamo sempre in noi la morte di Gesù, perché si manifesti nel nostro corpo anche la sua vita.11E così noi viviamo in continuo pericolo di morte, perché serviamo il Signore, ma questo ci offre continuamente lʼoccasione di dimostrare la potenza di Gesù Cristo nei nostri corpi mortali.12E se per noi predicare vuol dire affrontare la morte, per voi significa avere la vita eterna.13Noi parliamo con franchezza di ciò che crediamo (fiduciosi che Dio agisce per noi), proprio come dice il Salmo: «Ho creduto, perciò ho parlato». Noi pure crediamo e perciò parliamo.14Siamo convinti infatti che lo stesso Dio che resuscitò il Signore Gesù, resusciterà anche noi insieme con Gesù, e con voi ci farà comparire alla sua presenza,15perché tutte queste nostre sofferenze sono a vostro vantaggio. E più sono quelli che si convertono a Cristo, più saranno quelli che lo ringrazieranno per lʼabbondanza della sua grazia; e così il Signore sarà glorificato.16Noi dunque non ci perdiamo dʼanimo. Anche se i nostri corpi vanno in sfacelo, la nostra forza interiore, che viene dal Signore, cresce di giorno in giorno.17Dopo tutto, queste nostre sofferenze sono ben poca cosa e non dureranno a lungo. Anzi, grazie a questo breve periodo di difficoltà, avremo una vita gloriosa, che non ha paragoni, e per sempre!18E così non ci soffermiamo su ciò che vediamo adesso, ma su ciò che non vediamo, perché le cose che si vedono passano, mentre quelle che non si vedono durano per sempre.
1Darum, weil wir dieses Amt haben nach der Barmherzigkeit, die uns widerfahren ist, werden wir nicht müde, (2Co 3,6; 1Ti 1,16)2sondern wir haben uns losgesagt von schändlicher Heimlichkeit und gehen nicht mit List um, verfälschen auch nicht Gottes Wort, sondern durch Offenbarung der Wahrheit empfehlen wir uns dem Gewissen aller Menschen vor Gott. (2Co 2,17; 1Te 2,5)3Ist aber unser Evangelium verdeckt, so ist’s denen verdeckt, die verloren werden, (1Co 1,18)4den Ungläubigen, denen der Gott dieser Welt den Sinn verblendet hat, dass sie nicht sehen das helle Licht des Evangeliums von der Herrlichkeit Christi, welcher ist das Ebenbild Gottes. (Col 1,15; Eb 1,3)5Denn wir predigen nicht uns selbst, sondern Jesus Christus, dass er der Herr ist, wir aber eure Knechte um Jesu willen.6Denn Gott, der da sprach: Licht soll aus der Finsternis hervorleuchten, der hat einen hellen Schein in unsre Herzen gegeben, dass die Erleuchtung entstünde zur Erkenntnis der Herrlichkeit Gottes in dem Angesicht Jesu Christi. (Gen 1,3)
Leidensgemeinschaft mit Christus
7Wir haben aber diesen Schatz in irdenen Gefäßen, auf dass die überschwängliche Kraft von Gott sei und nicht von uns. (1Co 4,11; 2Co 11,23)8Wir sind von allen Seiten bedrängt, aber wir ängstigen uns nicht. Uns ist bange, aber wir verzagen nicht.9Wir leiden Verfolgung, aber wir werden nicht verlassen. Wir werden unterdrückt, aber wir kommen nicht um.10Wir tragen allezeit das Sterben Jesu an unserm Leibe, auf dass auch das Leben Jesu an unserm Leibe offenbar werde. (1Co 15,31; Ga 6,17)11Denn wir, die wir leben, werden immerdar in den Tod gegeben um Jesu willen, auf dass auch das Leben Jesu offenbar werde an unserm sterblichen Fleisch. (Ro 8,36)12So ist nun der Tod mächtig in uns, aber das Leben in euch.13Weil wir aber denselben Geist des Glaubens haben, wie geschrieben steht: »Ich glaube, darum rede ich«, so glauben wir auch, darum reden wir auch;14denn wir wissen, dass der, der den Herrn Jesus auferweckt hat, wird uns auch auferwecken mit Jesus und wird uns vor sich stellen samt euch. (1Co 6,14)15Denn es geschieht alles um euretwillen, auf dass die Gnade durch viele wachse und so die Danksagung noch reicher werde zur Ehre Gottes. (2Co 1,6; 2Co 1,11)16Darum werden wir nicht müde; sondern wenn auch unser äußerer Mensch verfällt, so wird doch der innere von Tag zu Tag erneuert.17Denn unsre Bedrängnis, die zeitlich und leicht ist, schafft eine ewige und über alle Maßen gewichtige Herrlichkeit, (Ro 8,17; 1P 1,6)18uns, die wir nicht sehen auf das Sichtbare, sondern auf das Unsichtbare. Denn was sichtbar ist, das ist zeitlich; was aber unsichtbar ist, das ist ewig. (Eb 11,1)