1«Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele[1], le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni.2Perciò egli li darà in mano ai loro nemici, fino al tempo in cui colei che deve partorire partorirà; e il resto dei suoi fratelli tornerà a raggiungere i figli d’Israele».3Egli starà là e pascolerà il suo gregge con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. E quelli abiteranno in pace, perché allora egli sarà grande fino all’estremità della terra.4Sarà lui che porterà la pace. Quando l’Assiro verrà nel nostro paese e metterà piede nei nostri palazzi, noi gli opporremo sette pastori e otto prìncipi del popolo.5Essi governeranno il paese dell’Assiro con la spada, e la terra di Nimrod nelle sue proprie città; egli ci libererà dall’Assiro, quando questi verrà nel nostro paese e metterà piede nei nostri confini.6Il resto di Giacobbe sarà, in mezzo a molti popoli, come una rugiada che viene dal Signore, come una pioggia sull’erba, che non aspettano ordine d’uomo e non dipendono dai figli degli uomini.7Il resto di Giacobbe sarà fra le nazioni, in mezzo a molti popoli, come un leone tra gli animali della foresta, come un leoncello fra le greggi di pecore che, quando passa, calpesta e sbrana, e nessuno può liberare.8Si alzi la tua mano sopra i tuoi avversari e tutti i tuoi nemici siano sterminati!9«Quel giorno», dice il Signore, «io sterminerò i tuoi cavalli in mezzo a te e distruggerò i tuoi carri;10annienterò le città del tuo paese e abbatterò tutte le tue fortezze.11Eliminerò dalla tua mano i sortilegi e tu non avrai più indovini;12frantumerò in mezzo a te le tue immagini scolpite e le tue statue, e tu non ti prostrerai più davanti all’opera delle tue mani.13Io estirperò in mezzo a te i tuoi idoli di Astarte, distruggerò le tue città14e farò vendetta, con ira e furore, delle nazioni che non avranno dato ascolto».