Levitico 19

Nuova Riveduta 2006

1 Il Signore disse ancora a Mosè:2 «Parla a tutta la comunità dei figli d’Israele, e di’ loro: “Siate santi, perché io, il Signore vostro Dio, sono santo.3 Rispetti ciascuno sua madre e suo padre, e osservate i miei sabati. Io sono il Signore vostro Dio.4 Non vi rivolgete agli idoli, e non vi fate degli dèi di metallo fuso. Io sono il Signore vostro Dio.5 Quando offrirete un sacrificio di riconoscenza al Signore, l’offrirete in modo che sia gradito.6 Lo si mangerà il giorno stesso che lo avrete offerto e il giorno seguente; quello che rimarrà fino al terzo giorno, lo brucerete.7 Chi ne mangerà il terzo giorno, mangerà una cosa immonda; il sacrificio non sarà gradito.8 Chiunque ne mangerà porterà la pena della sua iniquità, perché avrà profanato ciò che è sacro al Signore e quel tale sarà tolto via dalla sua gente.9 Quando mieterete la raccolta della vostra terra, non mieterai fino all’ultimo angolo il tuo campo, e non raccoglierai ciò che resta da spigolare della tua raccolta;10 nella tua vigna non coglierai i grappoli rimasti, né raccoglierai gli acini caduti; li lascerai per il povero e per lo straniero. Io sono il Signore vostro Dio.11 Non ruberete, e non userete inganno né menzogna gli uni a danno degli altri.12 Non giurerete il falso usando il mio nome; perché profanereste il nome del vostro Dio. Io sono il Signore.13 Non opprimerai il tuo prossimo, e non gli rapirai ciò che è suo; il salario dell’operaio al tuo servizio non ti resti in mano la notte fino al mattino.14 Non maledirai il sordo, e non metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore.15 Non commetterete iniquità nel giudicare; non avrai riguardo alla persona del povero, né tributerai speciale onore alla persona del potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia.16 Non andrai qua e là facendo il diffamatore in mezzo al tuo popolo, né ti presenterai ad attestare il falso a danno della vita del tuo prossimo. Io sono il Signore.17 Non odierai tuo fratello nel tuo cuore; rimprovera pure il tuo prossimo, ma non ti caricare di un peccato a causa sua.18 Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il prossimo tuo come te stesso[1]. Io sono il Signore.19 Osserverete le mie leggi. Non accoppierai bestie di specie differenti; non seminerai il tuo campo con due specie di semi, né porterai veste tessuta di due diverse materie.20 Se qualcuno ha rapporti sessuali con una donna e questa è una schiava promessa a un uomo, ma non riscattata o affrancata, saranno puniti entrambi; ma non saranno messi a morte, perché quella ragazza non era libera.21 L’uomo condurrà al Signore, all’ingresso della tenda di convegno, come sacrificio per la colpa, un montone;22 e il sacerdote farà per lui l’espiazione davanti al Signore, con il montone del sacrificio per la colpa, per il peccato che quell’uomo ha commesso; e il peccato che ha commesso gli sarà perdonato.23 Quando sarete entrati nel paese e vi avrete piantato alberi fruttiferi di ogni specie, considererete i frutti come incirconcisi; per tre anni saranno per voi come incirconcisi; non si dovranno mangiare.24 Il quarto anno tutti i loro frutti saranno consacrati al Signore, per dargli lode.25 Ma il quinto anno mangerete il frutto di quegli alberi, perché essi possano continuare a darvi frutto. Io sono il Signore vostro Dio.26 Non mangerete nulla che contenga sangue. Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia.27 Non vi taglierete in tondo i capelli ai lati del capo, e non ti raderai i lati della barba.28 Non vi farete incisioni nella carne per un morto, né vi farete tatuaggi addosso. Io sono il Signore.29 Non profanare tua figlia, prostituendola, perché il paese non si dia alla prostituzione e non si riempia di scelleratezze.30 Osservate i miei sabati e portate rispetto al mio santuario. Io sono il Signore.31 Non vi rivolgete agli spiriti, né agli indovini; non li consultate, per non contaminarvi a causa loro. Io sono il Signore vostro Dio.32 Àlzati davanti al capo canuto, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio. Io sono il Signore.33 Quando qualche straniero abiterà con voi nel vostro paese, non gli farete torto.34 Tratterete lo straniero, che abita fra voi, come chi è nato fra voi; tu lo amerai come te stesso; poiché anche voi foste stranieri nel paese d’Egitto. Io sono il Signore vostro Dio.35 Non commettete ingiustizie nei giudizi, né con le misure di lunghezza, né con i pesi, né con le misure di capacità.36 Avrete bilance giuste, pesi giusti, efa giusto, hin giusto. Io sono il Signore vostro Dio; io vi ho fatto uscire dal paese d’Egitto.37 Osservate dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni e mettetele in pratica. Io sono il Signore”».