Geremia 18

Nuova Riveduta 2006

1 Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore:2 «Àlzati, scendi in casa del vasaio, e là ti farò udire le mie parole».3 Allora io scesi in casa del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando alla ruota.4 Il vaso che faceva si guastò, come succede all’argilla in mano al vasaio; da capo ne fece un altro come a lui parve bene di farlo.5 La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:6 «Casa d’Israele, non posso io fare di voi quello che fa questo vasaio?», dice il Signore. «Ecco, quel che l’argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia, casa d’Israele!7 A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno, di sradicare, di abbattere, di distruggere;8 ma se quella nazione contro la quale ho parlato si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle.9 In un altro momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno, di costruire e di piantare;10 ma se quella nazione fa ciò che è male ai miei occhi senza dare ascolto alla mia voce, io mi pento del bene di cui avevo parlato di colmarla.11 «Ora parla agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme e di’: “Così parla il Signore: ‘Ecco, io preparo contro di voi del male e formo contro di voi un disegno. Si converta ora ciascuno di voi dalla sua malvagità, cambiate le vostre vie e le vostre azioni!’”.12 Ma costoro dicono: “È inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri pensieri, vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbietà del nostro cuore malvagio”.13 Perciò così parla il Signore: “Chiedete dunque fra le nazioni chi ha udito tali cose! La vergine d’Israele ha fatto una cosa orribile, enorme.14 La neve del Libano scompare mai dalle rocce che dominano la campagna? O le acque che vengono di lontano, fresche, correnti, si asciugano mai?15 Eppure il mio popolo mi ha dimenticato, offre profumi agli idoli vani. Questi lo hanno fatto inciampare nelle sue vie, che erano i sentieri antichi, perché seguisse sentieri laterali, una via non appianata,16 e per far così del loro paese una desolazione, un oggetto di continuo scherno; talché tutti quelli che vi passano rimangono stupiti e scuotono il capo.17 Io li disperderò davanti al nemico, come fa il vento orientale; io volterò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro calamità”».18 Essi hanno detto: «Venite, tramiamo insidie contro Geremia; poiché la legge non verrà meno per mancanza di sacerdoti, né il consiglio per mancanza di saggi, né la parola per mancanza di profeti. Venite, attacchiamolo con la lingua e non diamo retta a nessuna delle sue parole».19 Signore, volgi a me la tua attenzione e odi la voce dei miei avversari.20 Il male sarà forse reso in cambio del bene? Essi infatti hanno scavato una fossa per me. Ricòrdati come io mi sono presentato davanti a te per parlare in loro favore e per distogliere la tua ira da loro.21 Perciò abbandona i loro figli alla fame e dalli in balìa della spada; le loro mogli siano private di figli e rimangano vedove, i loro mariti siano feriti a morte; i loro giovani siano colpiti dalla spada in battaglia.22 Un grido si oda uscire dalle loro case, quando tu farai piombare su di loro all’improvviso le bande nemiche; poiché hanno scavato una fossa per catturarmi e hanno teso dei lacci ai miei piedi.23 Tu, Signore, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire; non perdonare la loro iniquità, non cancellare il loro peccato davanti ai tuoi occhi! Siano essi abbattuti davanti a te! Agisci contro di loro nel giorno della tua ira!