2 Cronache 18

Nuova Riveduta 2006

1 Giosafat ebbe ricchezze e gloria in abbondanza e contrasse parentela con Acab.2 Dopo qualche anno scese a Samaria da Acab; e Acab fece uccidere per lui e per la gente che era con lui un gran numero di pecore e buoi, e lo convinse a marciare con lui contro Ramot di Galaad.3 Acab, re d’Israele, disse a Giosafat, re di Giuda: «Vuoi venire con me a Ramot di Galaad?» Giosafat gli rispose: «Conta su di me come su te stesso, sulla mia gente come sulla tua, e verremo con te alla guerra».4 E Giosafat disse al re d’Israele: «Ti prego, consulta oggi la parola del Signore».5 Allora il re d’Israele radunò i profeti, in numero di quattrocento, e disse loro: «Dobbiamo andare a far guerra a Ramot di Galaad o no?» Quelli risposero: «Va’, e Dio la darà nelle mani del re».6 Ma Giosafat disse: «Non c’è qui nessun altro profeta del Signore da poter consultare?»7 Il re d’Israele rispose a Giosafat: «C’è ancora un uomo per mezzo del quale si potrebbe consultare il Signore; ma io lo odio perché non mi predice mai nulla di buono, ma sempre del male: è Micaia, figlio d’Imla». E Giosafat disse: «Non dica così il re».8 Allora il re d’Israele chiamò un eunuco e gli disse: «Fa’ subito venire Micaia, figlio d’Imla».9 Il re d’Israele e Giosafat, re di Giuda, sedevano ciascuno sul suo trono, vestiti dei loro abiti regali, nell’aia che è all’ingresso della porta di Samaria; tutti i profeti profetizzavano davanti a loro.10 Sedechia, figlio di Chenaana, si era fatto delle corna di ferro e disse: «Così dice il Signore: “Con queste corna colpirai i Siri finché tu li abbia completamente distrutti”».11 E tutti i profeti profetizzavano nello stesso modo, dicendo: «Sali contro Ramot di Galaad e vincerai; il Signore la darà nelle mani del re».12 Il messaggero che era andato a chiamare Micaia gli parlò così: «Tutti i profeti, a una voce, predicono del bene al re; ti prego, le tue parole siano concordi con le loro, e predici del bene!»13 Ma Micaia rispose: «Com’è vero che il Signore vive, io dirò quel che il mio Dio mi dirà».14 Quando giunse davanti al re, il re gli disse: «Micaia, dobbiamo andare a far guerra a Ramot di Galaad o no?» Egli rispose: «Andate pure e vincerete; i nemici saranno dati nelle vostre mani».15 Il re gli disse: «Quante volte dovrò scongiurarti di non dirmi altro che la verità nel nome del Signore?»16 Micaia rispose: «Ho visto tutto Israele disperso su per i monti, come pecore che non hanno pastore; e il Signore ha detto: “Questa gente non ha padrone; se ne torni ciascuno in pace a casa sua”».17 Il re d’Israele disse a Giosafat: «Non te l’avevo detto che costui non mi avrebbe predetto nulla di buono, ma soltanto del male?»18 Micaia replicò: «Perciò ascoltate la parola del Signore. Io ho visto il Signore seduto sul suo trono, e tutto l’esercito del cielo che gli stava a destra e a sinistra.19 E il Signore disse: “Chi sedurrà Acab, re d’Israele, affinché salga contro Ramot di Galaad e vi perisca?” Ci fu chi rispose in un modo e chi rispose in un altro.20 Allora si fece avanti uno spirito, il quale si presentò davanti al Signore e disse: “Lo sedurrò io”. Il Signore gli disse: “E come?”21 Quello rispose: “Io uscirò e sarò spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti”. Il Signore gli disse: “Sì, riuscirai a sedurlo; esci e fa’ così”.22 E ora, ecco, il Signore ha messo uno spirito di menzogna in bocca a questi tuoi profeti; ma il Signore ha pronunciato del male contro di te».23 Allora Sedechia, figlio di Chenaana, si accostò, diede uno schiaffo a Micaia e disse: «Per dove è passato lo Spirito del Signore quando è uscito da me per parlare a te?»24 Micaia rispose: «Lo vedrai il giorno che andrai di camera in camera per nasconderti!»25 Il re d’Israele disse: «Prendete Micaia, portatelo da Amon, governatore della città, e da Ioas, figlio del re,26 e dite loro: “Così dice il re: ‘Rinchiudete costui in prigione, nutritelo di pane d’afflizione e d’acqua d’afflizione finché io torni sano e salvo’”».27 Micaia disse: «Se tu torni sano e salvo, non è stato il Signore che ha parlato per bocca mia». E aggiunse: «Udite questo, popoli tutti!»28 Il re d’Israele e Giosafat, re di Giuda, marciarono dunque contro Ramot di Galaad.29 Il re d’Israele disse a Giosafat: «Io mi travestirò per andare in battaglia; ma tu mettiti i tuoi abiti regali». Il re d’Israele si travestì e andarono in battaglia.30 Il re di Siria aveva dato quest’ordine ai capitani dei suoi carri: «Non combattete contro nessuno, piccolo o grande, ma soltanto contro il re d’Israele».31 Quando i capitani dei carri scorsero Giosafat, dissero: «Quello è il re d’Israele», e si diressero contro di lui per attaccarlo; ma Giosafat mandò un grido e il Signore lo soccorse, e Dio li attirò lontano da lui.32 Quando i capitani dei carri si accorsero che egli non era il re d’Israele, cessarono di assalirlo.33 Ma un uomo scoccò a caso la freccia del suo arco e ferì il re d’Israele tra la corazza e le falde; perciò il re disse al suo cocchiere: «Volta, portami fuori dal campo, perché sono ferito».34 Ma la battaglia fu così accanita quel giorno che il re fu trattenuto sul suo carro di fronte ai Siri fino alla sera, e sul tramontare del sole morì.