Geremia 41

Nuova Riveduta 2006

di Società Biblica di Ginevra
1 Il settimo mese Ismael, figlio di Netania, figlio di Elisama, della stirpe reale e uno dei grandi del re, andò con dieci uomini da Ghedalia, figlio di Aicam, a Mispa; là, a Mispa, mangiarono assieme.2 Poi Ismael, figlio di Netania, si alzò con i dieci uomini che erano con lui e colpirono con la spada Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan. Così fecero morire colui che il re di Babilonia aveva stabilito sul paese.3 Ismael uccise pure tutti i Giudei che erano con Ghedalia a Mispa e i Caldei, uomini di guerra, che si trovavano là.4 Il giorno dopo che egli ebbe ucciso Ghedalia, prima che se ne sapesse nulla,5 giunsero da Sichem, da Silo e da Samaria ottanta uomini che avevano la barba rasa, le vesti stracciate e delle incisioni sul corpo; avevano in mano delle offerte e dell’incenso per presentarli nella casa del Signore.6 Ismael, figlio di Netania, uscì loro incontro da Mispa e, camminando, piangeva; come li ebbe incontrati, disse loro: «Venite da Ghedalia, figlio di Aicam».7 Quando furono entrati in mezzo alla città, Ismael figlio di Netania, assieme agli uomini che aveva con sé, li scannò e li gettò nella cisterna.8 Fra quelli ci furono dieci uomini che dissero a Ismael: «Non ci uccidere, perché abbiamo nei campi provviste nascoste: grano, orzo, olio e miele». Allora egli si trattenne e non li mise a morte con i loro fratelli.9 La cisterna nella quale Ismael gettò tutti i cadaveri degli uomini che egli uccise con Ghedalia è quella che il re Asa aveva fatta fare per timore di Baasa, re d’Israele; Ismael, figlio di Netania, la riempì di uccisi.10 Poi Ismael condusse via prigionieri tutto il rimanente del popolo che si trovava a Mispa: le figlie del re e tutto il popolo che era rimasto a Mispa, sul quale Nebuzaradan, capo delle guardie, aveva stabilito Ghedalia, figlio di Aicam; Ismael, figlio di Netania, li condusse via prigionieri e partì per recarsi dagli Ammoniti.11 Ma quando Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati che erano con lui furono informati di tutto il male che Ismael, figlio di Netania, aveva fatto,12 presero tutti gli uomini e andarono a combattere contro Ismael, figlio di Netania; e lo trovarono presso le grandi acque che sono a Gabaon.13 Quando tutto il popolo che era con Ismael vide Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati che erano con lui, si rallegrò;14 tutto il popolo che Ismael aveva condotto prigioniero da Mispa fece voltafaccia e andò a unirsi a Iocanan, figlio di Carea.15 Ma Ismael, figlio di Netania, scampò con otto uomini davanti a Iocanan e se ne andò fra gli Ammoniti.16 Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati che erano con lui presero tutto il rimanente del popolo che Ismael, figlio di Netania, aveva condotto via da Mispa, dopo che egli ebbe ucciso Ghedalia, figlio di Aicam: uomini, gente di guerra, donne, bambini, eunuchi; e li ricondussero da Gabaon.17 Partirono e si fermarono a Gerut-Chimam, presso Betlemme, per poi continuare e giungere in Egitto,18 a causa dei Caldei, dei quali avevano paura perché Ismael, figlio di Netania, aveva ucciso Ghedalia, figlio di Aicam, che il re di Babilonia aveva stabilito sul paese.

Geremia 41

Hoffnung für alle

di Biblica
1 Jismael, der Sohn von Netanja und Enkel von Elischama, ein direkter Nachkomme der Königsfamilie, hatte zu den hohen Beamten des Königs von Juda gehört. Im 7. Monat kam er mit zehn Männern zu Gedalja nach Mizpa. Als sie zusammen beim Essen saßen, (2Re 25,25)2 zogen Jismael und seine Männer plötzlich das Schwert, fielen über Gedalja her und stachen ihn nieder. So brachte Jismael den Statthalter um, den der babylonische König über die Provinz Juda eingesetzt hatte.3 Er tötete auch alle Judäer, die bei Gedalja in Mizpa waren, und die babylonischen Soldaten, die dort Wache hielten.4 Am Tag nach der Ermordung Gedaljas, als noch niemand davon wusste,5 waren achtzig Männer aus Sichem, Silo und Samaria unterwegs nach Jerusalem. Sie wollten Speiseopfer und Weihrauch zu dem zerstörten Tempel bringen. Als Zeichen ihrer Trauer trugen sie zerrissene Gewänder, sie hatten sich ihre Bärte abrasiert und die Haut eingeritzt.6 Jismael ging ihnen von Mizpa aus weinend entgegen. Als er auf sie traf, lud er sie ein: »Kommt doch mit zu Gedalja!«7 Doch kaum waren sie in der Stadt, da stachen Jismael und seine Verbündeten die Männer nieder und warfen ihre Leichen in eine Zisterne.8 Nur zehn von ihnen ließ Jismael am Leben, denn sie baten ihn: »Töte uns nicht! Wir geben dir alle unsere Vorräte an Weizen, Gerste, Öl und Honig, die wir auf den Feldern draußen versteckt haben.«9 Die Zisterne, in die Jismael die Leichen der Ermordeten werfen ließ, war sehr groß. König Asa von Juda hatte sie seinerzeit anlegen lassen,[1] als er im Krieg gegen König Bascha von Israel die Stadt Mizpa ausbaute. Nachdem Jismael die Zisterne mit Leichen gefüllt hatte,10 nahm er die restlichen Einwohner von Mizpa gefangen: die Töchter des Königs und alle anderen, über die Nebusaradan, der Oberbefehlshaber der babylonischen Leibwache, Gedalja als Statthalter eingesetzt hatte. Jismael wollte mit seinen Gefangenen zu den Ammonitern fliehen.11 Doch Johanan, der Sohn von Kareach, und die anderen Offiziere erfuhren von Jismaels Verbrechen.12 Sie riefen ihre Truppen zusammen und jagten ihm nach. Am großen Teich von Gibeon holten sie ihn ein.13 Als Jismaels Gefangene Johanan und seine Offiziere sahen, waren sie erleichtert.14 Sie alle, die aus Mizpa verschleppt worden waren, liefen weg und schlossen sich Johanan an.15 Jismael aber konnte mit acht Männern entkommen und floh zu den Ammonitern.16 Johanan und die Offiziere seiner Truppen übernahmen nun die Verantwortung für die Soldaten, Frauen, Kinder und Hofbeamten, die Jismael nach dem Mord an Gedalja entführt hatte und die von ihnen befreit worden waren.17 Sie zogen mit ihnen fort und rasteten in der Nähe von Bethlehem bei Kimhams Herberge, um von dort weiter nach Ägypten zu fliehen.18 Sie fürchteten die Rache der Babylonier, weil Jismael den Statthalter Gedalja umgebracht hatte, der vom babylonischen König über die Provinz Juda eingesetzt worden war.