Esodo 4

Nuova Riveduta 2006

di Società Biblica di Ginevra
1 Mosè rispose e disse: «Ma ecco, essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia voce, perché diranno: “Il Signore non ti è apparso”».2 Il Signore gli disse: «Che cos’è quello che hai in mano?» Egli rispose: «Un bastone».3 Il Signore disse: «Gettalo a terra». Egli lo gettò a terra ed esso diventò un serpente; Mosè fuggì davanti a quello.4 Allora il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano e prendilo per la coda». Egli stese la mano, lo prese ed esso ritornò un bastone nella sua mano.5 «Farai questo», disse il Signore, «affinché credano che il Signore, il Dio dei loro padri, il Dio di Abraamo, il Dio d’Isacco e il Dio di Giacobbe ti è apparso».6 Il Signore gli disse ancora: «Mettiti la mano nel petto». Egli si mise la mano nel petto; e, quando la tirò fuori, ecco che la mano era lebbrosa, bianca come la neve.7 Il Signore gli disse: «Rimettiti la mano nel petto». Egli si rimise la mano nel petto; e, quando la tirò fuori, ecco che era ritornata come il resto della sua carne.8 «Avverrà», disse il Signore, «che, se non ti crederanno e non daranno ascolto alla testimonianza del primo segno, crederanno a quella del secondo segno.9 Se non crederanno neppure a questi due segni e non ubbidiranno alla tua voce, tu prenderai dell’acqua del Fiume, la verserai sull’asciutto, e l’acqua che avrai presa dal Fiume diventerà sangue sull’asciutto».10 Mosè disse al Signore: «Ahimè, Signore, io non sono un oratore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo; poiché io sono lento di parola e di lingua».11 Il Signore gli disse: «Chi ha fatto la bocca dell’uomo? Chi rende muto o sordo o veggente o cieco? Non sono io, il Signore?12 Ora dunque va’, io sarò con la tua bocca e t’insegnerò quello che dovrai dire».13 Mosè disse: «Ti prego, Signore, manda il tuo messaggio per mezzo di chi vorrai!»14 Allora l’ira del Signore si accese contro Mosè ed egli disse: «Non c’è Aaronne tuo fratello, il Levita? Io so che parla bene. E, per l’appunto, egli esce a incontrarti; e quando ti vedrà, si rallegrerà in cuor suo.15 Tu gli parlerai e gli metterai le parole in bocca. Io sarò con la tua bocca e con la sua bocca e vi insegnerò quello che dovrete fare.16 Egli parlerà per te al popolo; così ti servirà da bocca, e tu sarai per lui come Dio.17 Ora prendi in mano questo bastone con il quale farai i prodigi».18 Allora Mosè se ne andò, tornò da Ietro suo suocero e gli disse: «Lascia che io vada e ritorni dai miei fratelli che sono in Egitto, e veda se sono ancora vivi». Ietro disse a Mosè: «Va’ in pace».19 Il Signore disse a Mosè in Madian: «Va’, torna in Egitto, perché tutti quelli che cercavano di toglierti la vita sono morti».20 Mosè dunque prese sua moglie e i suoi figli, li mise su un asino e tornò nel paese d’Egitto. Mosè prese nella sua mano anche il bastone di Dio.21 Il Signore disse a Mosè: «Quando sarai tornato in Egitto, avrai cura di fare davanti al faraone tutti i prodigi che ti ho dato potere di compiere; ma io gli indurirò il cuore ed egli non lascerà partire il popolo.22 Tu dirai al faraone: “Così dice il Signore: ‘Israele è mio figlio, il mio primogenito,23 e io ti dico: Lascia andare mio figlio, perché mi serva; se tu rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io ucciderò tuo figlio, il tuo primogenito’”».24 Mentre si trovava in viaggio, il Signore gli venne incontro nel luogo dove egli pernottava, e cercò di farlo morire.25 Allora Sefora prese una selce tagliente, recise il prepuzio di suo figlio e con quello gli toccò i piedi, dicendo: «Tu sei per me uno sposo di sangue!»26 Allora il Signore lo lasciò. Lei aveva detto: «Sposo di sangue!», a causa della circoncisione[1].27 Il Signore disse ad Aaronne: «Va’ nel deserto incontro a Mosè». Egli andò, lo incontrò al monte di Dio e lo baciò.28 Mosè riferì ad Aaronne tutte le parole che il Signore lo aveva incaricato di dire, e tutti i prodigi che gli aveva ordinato di fare.29 Mosè e Aaronne dunque andarono e radunarono tutti gli anziani degli Israeliti.30 Aaronne riferì tutte le parole che il Signore aveva detto a Mosè e fece i prodigi in presenza del popolo.31 Il popolo prestò loro fede. Essi compresero che il Signore aveva visitato i figli d’Israele e aveva visto la loro afflizione, e s’inchinarono e adorarono.

Esodo 4

Hoffnung für alle

di Biblica
1 Mose wandte ein: »Was ist, wenn die Israeliten mir nicht glauben und nicht auf mich hören? Bestimmt sagen sie: ›Der HERR ist dir gar nicht erschienen!‹«2 Da fragte ihn der HERR: »Was hast du da in der Hand?« »Einen Stab«, erwiderte Mose.3 »Wirf ihn auf den Boden!«, befahl der Herr. Mose gehorchte, und sofort verwandelte sich der Stab in eine Schlange. Erschrocken wich Mose zurück.4 Der HERR aber forderte ihn auf: »Pack die Schlange beim Schwanz!« Mose griff nach ihr, und sie wurde in seiner Hand wieder zum Stab.5 Der HERR sagte: »Tu dies vor den Augen der Israeliten! Dann werden sie dir glauben, dass ich, der HERR, dir erschienen bin, der Gott ihrer Vorfahren, der Gott Abrahams, Isaaks und Jakobs.6 Und nun steck deine Hand in dein Gewand[1]!« Mose gehorchte, und als er die Hand wieder herauszog, war sie plötzlich schneeweiß – sie war aussätzig geworden.7 »Steck die Hand noch einmal in das Gewand!«, befahl der Herr. Als Mose sie dann wieder herauszog, war der Aussatz verschwunden. Die Hand war so gesund wie der Rest seines Körpers.8 Gott sagte: »Wenn die Israeliten dir nicht glauben und das erste Zeichen nicht beachten, werden sie sicher nach dem zweiten Zeichen auf dich hören.9 Wollen sie dir aber trotz dieser beiden Zeichen nicht glauben und deine Botschaft nicht beachten, dann schöpfe Wasser aus dem Nil und gieß es auf den Boden. Dieses Wasser wird zu Blut werden!«10 »Ach, Herr«, entgegnete Mose, »ich bin noch nie ein guter Redner gewesen. Auch jetzt, wo du mit mir sprichst, hat sich daran nichts geändert. Zum Reden habe ich einfach kein Talent, die Worte kommen mir nur schwer über die Lippen.«11 Aber der HERR sagte: »Wer hat denn den Menschen einen Mund gegeben? Und wer ist es, der sie stumm oder taub, sehend oder blind macht? Das bin doch wohl ich, der HERR!12 Darum geh jetzt! Ich bin bei dir und werde dir sagen, was du reden sollst.«13 Doch Mose bat: »Ach, Herr, sende doch lieber einen anderen!«14 Da wurde der HERR zornig und erwiderte: »Ich weiß, dass dein Bruder Aaron, der Levit, sehr gut reden kann. Er ist schon unterwegs und kommt dir entgegen. Er wird sich von Herzen freuen, wenn er dich wiedersieht.15 Sag ihm, was er den Israeliten ausrichten soll. Ich will bei euch sein, wenn ihr reden müsst, und ich werde euch zeigen, was ihr tun sollt.16 Aaron soll an deiner Stelle zu den Israeliten sprechen. Was du ihm aufträgst, soll er ausrichten, als hätte ich selbst es ihm gesagt.17 Vergiss auch deinen Stab nicht, denn mit ihm wirst du die Zeichen tun, die deinen Auftrag bestätigen!«18 Mose ging zurück zu seinem Schwiegervater Jitro und sagte: »Ich möchte gerne zu meinen Verwandten nach Ägypten ziehen, um zu sehen, ob sie noch leben.« Jitro antwortete: »Geh nur, ich wünsche dir alles Gute!«19 Noch während Mose in Midian war, sagte der HERR: »Du kannst jetzt ohne Gefahr nach Ägypten zurückkehren, denn inzwischen sind alle gestorben, die dich töten wollten!«20 Mose ließ seine Frau und die Söhne auf einen Esel steigen und machte sich auf den Weg zurück nach Ägypten; den Stab Gottes nahm er mit.21 Der HERR sprach zu ihm: »Wenn du in Ägypten bist, dann sollst du alle Zeichen vor dem Pharao tun, zu denen ich dich bevollmächtigt habe! Aber ich werde dafür sorgen, dass der Pharao unnachgiebig bleibt und mein Volk nicht ziehen lässt.22 Dann sollst du ihm ausrichten: ›So spricht der HERR: Das Volk Israel ist mein erstgeborener Sohn.23 Ich befehle dir: Lass meinen Sohn ziehen, denn er soll mir dienen! Weigerst du dich, werde ich dafür deinen erstgeborenen Sohn töten!‹«24 Als Mose und seine Familie einmal unterwegs übernachteten, fiel der HERR über Mose her und wollte ihn töten.25 Da nahm Zippora rasch einen scharfen Stein, schnitt die Vorhaut am Glied ihres Sohnes ab und berührte damit Moses Füße. Dann sagte sie zu ihm: »Du bist mein Blutsbräutigam!«26 Da verschonte Gott Moses Leben. Zippora hatte Mose »Blutsbräutigam« genannt, weil sie ihren Sohn beschnitten hatte.27 Inzwischen hatte der HERR auch zu Aaron geredet: »Geh Mose entgegen in die Wüste!« Da brach Aaron auf. Er begegnete Mose am Berg Gottes und küsste ihn zur Begrüßung.28 Mose berichtete Aaron, mit welchen Worten der HERR ihn nach Ägypten gesandt hatte, und erzählte ihm von den Wundern, die er tun sollte.29 Gemeinsam zogen sie dann nach Ägypten; dort versammelten sie alle Sippenoberhäupter der Israeliten.30 Aaron teilte ihnen Wort für Wort mit, was der HERR zu Mose gesagt hatte, und Mose[2] tat die Wunder vor aller Augen.31 Die versammelten Israeliten glaubten ihnen. Als sie hörten, dass der HERR ihr Elend gesehen hatte und ihnen helfen wollte, warfen sie sich nieder und beteten ihn an.