Geremia 36

Nuova Riveduta 2006

di Società Biblica di Ginevra
1 L’anno quarto di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta dal Signore a Geremia in questi termini:2 «Prenditi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le parole che ti ho dette contro Israele, contro Giuda e contro tutte le nazioni, dal giorno che cominciai a parlarti, cioè dal tempo di Giosia, fino a oggi.3 Forse quelli della casa di Giuda, udendo tutto il male che io penso di far loro, si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia, e io perdonerò la loro iniquità e il loro peccato».4 Allora Geremia chiamò Baruc, figlio di Neria, e Baruc scrisse in un rotolo da scrivere, sotto dettatura di Geremia, tutte le parole che il Signore aveva dette a Geremia.5 Poi Geremia diede quest’ordine a Baruc: «Io sono impedito e non posso entrare nella casa del Signore;6 perciò va’ tu e leggi, dal libro che hai scritto sotto mia dettatura, le parole del Signore in presenza del popolo, nella casa del Signore, il giorno del digiuno; leggile anche in presenza di tutti quelli di Giuda che saranno venuti dalle loro città.7 Forse presenteranno le loro suppliche al Signore e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia; perché l’ira e il furore che il Signore ha espresso contro questo popolo sono grandi».8 Baruc, figlio di Neria, fece tutto quello che gli aveva ordinato il profeta Geremia e lesse dal libro le parole del Signore.9 L’anno quinto di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda, il nono mese, fu pubblicato un digiuno in presenza del Signore, per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme.10 Baruc lesse dal libro le parole di Geremia in presenza di tutto il popolo, nella casa del Signore, nella camera di Ghemaria, figlio di Safan, segretario, nel cortile superiore, all’ingresso della porta nuova della casa del Signore.11 Micaia, figlio di Ghemaria, figlio di Safan, udì tutte le parole del Signore lette dal libro;12 scese nella casa del re, nella camera del segretario, ed ecco che là stavano seduti tutti i capi: Elisama il segretario, Delaia figlio di Semaia, Elnatan figlio di Acbor, Ghemaria figlio di Safan, Sedechia figlio di Anania e tutti gli altri capi.13 Micaia riferì loro tutte le parole che aveva udite mentre Baruc leggeva il libro in presenza del popolo.14 Allora tutti i capi mandarono Ieudi, figlio di Netania, figlio di Selemia, figlio di Cusci, a Baruc per dirgli: «Prendi in mano il rotolo dal quale tu hai letto in presenza del popolo e vieni». Baruc, figlio di Neria, prese in mano il rotolo e andò da loro.15 Essi gli dissero: «Siediti e leggilo qui a noi». Baruc lo lesse in loro presenza.16 Quando essi udirono tutte quelle parole, si volsero spaventati gli uni agli altri e dissero a Baruc: «Non mancheremo di riferire tutte queste parole al re».17 Poi chiesero a Baruc: «Dicci ora come hai scritto tutte queste parole uscite dalla sua bocca».18 Baruc rispose loro: «Egli mi ha dettato di bocca sua tutte queste parole e io le ho scritte con inchiostro nel libro».19 Allora i capi dissero a Baruc: «Vatti a nascondere, tu e Geremia; e nessuno sappia dove siete».20 Poi andarono dal re, nel cortile, riposero il rotolo nella camera di Elisama, segretario, e riferirono al re tutte quelle parole.21 Il re mandò Ieudi a prendere il rotolo; ed egli lo prese dalla camera di Elisama, segretario. Ieudi lo lesse in presenza del re e in presenza di tutti i capi che stavano in piedi a fianco del re.22 Il re stava seduto nel suo palazzo d’inverno; era il nono mese e il braciere ardeva davanti a lui.23 Appena Ieudi leggeva tre o quattro colonne, il re le tagliava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco del braciere, finché tutto il rotolo fu consumato dal fuoco del braciere.24 Né il re, né alcuno dei suoi servitori che udirono tutte quelle parole rimasero spaventati o si stracciarono le vesti.25 Benché Elnatan, Delaia e Ghemaria supplicassero il re perché non bruciasse il rotolo, egli non volle dar loro ascolto.26 Il re ordinò a Ierameel, figlio del re, a Sesaia, figlio di Azriel, e a Selemia, figlio di Abdeel, di arrestare Baruc, segretario, e il profeta Geremia. Ma il Signore li nascose.27 Dopo che il re ebbe bruciato il rotolo e le parole che Baruc aveva scritte sotto dettatura di Geremia, la parola del Signore fu rivolta a Geremia in questi termini:28 «Prenditi di nuovo un altro rotolo e scrivici tutte le parole di prima che erano nel primo rotolo, che Ioiachim re di Giuda ha bruciato.29 Riguardo a Ioiachim, re di Giuda, tu dirai: “Così parla il Signore: Tu hai bruciato quel rotolo dicendo: ‘Perché hai scritto in esso che il re di Babilonia verrà certamente e distruggerà questo paese e farà in modo che non vi sarà più né uomo né bestia?’30 Perciò così parla il Signore riguardo a Ioiachim, re di Giuda: Egli non avrà nessuno che sieda sul trono di Davide, e il suo cadavere sarà gettato fuori, esposto al caldo del giorno e al gelo della notte.31 Io punirò lui, la sua discendenza e i suoi servitori della loro iniquità, e farò venire su di loro, sugli abitanti di Gerusalemme e sugli uomini di Giuda tutto il male che ho pronunciato contro di loro, senza che essi abbiano dato ascolto”».32 Geremia prese un altro rotolo e lo diede a Baruc, figlio di Neria, segretario, il quale vi scrisse, sotto dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiachim, re di Giuda, aveva bruciato nel fuoco; e vi furono aggiunte molte altre parole simili a quelle.

Geremia 36

Gute Nachricht Bibel 2018

di Deutsche Bibelgesellschaft
1 Jojakim, der Sohn von Joschija, war das vierte Jahr König über Juda, da erging das Wort des HERRN an Jeremia. Der HERR sagte zu ihm: (Ger 25,1)2 »Nimm eine Buchrolle und schreib alles hinein, was ich dir über Israel[1] und Juda und alle anderen Völker gesagt habe, von der Zeit des Königs Joschija bis zum heutigen Tag. (Ger 1,2; Ger 30,1)3 Vielleicht werden die Leute von Juda umkehren, wenn sie hören, welches Unheil ich über sie bringen will. Vielleicht geben sie ihr verkehrtes Leben auf und ich kann ihnen ihre Schuld vergeben.« (Ger 18,11)4 Jeremia rief Baruch, den Sohn von Nerija. Er diktierte ihm alles, was er während dieser ganzen Zeit im Auftrag des HERRN verkündet hatte, und Baruch schrieb es in die Buchrolle. (Ger 32,12)5 Dann sagte Jeremia zu ihm: »Ich darf den Tempel nicht mehr betreten. (Ger 20,1; Ger 26,7)6 Deshalb geh du am nächsten Fasttag hin und lies die Buchrolle allen Leuten vor, die im Tempel zusammenkommen. Nicht nur die Bürger von Jerusalem sollen es hören, sondern auch die Leute aus den Städten in Juda.7 Vielleicht werden sie sich dann von ihrem verkehrten Weg abwenden und den HERRN um Gnade anflehen; denn er ist voller Zorn auf dieses Volk und hat ihm furchtbare Strafen angedroht.«8 Baruch tat, was ihm Jeremia befohlen hatte, und las die Worte des HERRN im Tempel vor.9 Es war im fünften Regierungsjahr des Königs Jojakim, im neunten Monat. Alle Leute aus Jerusalem und aus den nahe gelegenen Städten von Juda waren damals zu einem Fasttag im Tempel zusammengerufen worden.10 Baruch las der versammelten Menge die Worte Jeremias im oberen Tempelhof vor. Er stand dabei in der Nähe des Neuen Tores, vor dem Raum, der Gemarja, dem Sohn des ehemaligen Staatsschreibers Schafan, gehörte. (Ger 26,24)11 Gemarjas Sohn Micha hörte alles, was Baruch aus der Buchrolle vorlas, alle Worte, die der HERR durch Jeremia gesagt hatte.12 Schnell ging er zum Königspalast hinab. Im Zimmer des Staatsschreibers waren gerade sämtliche Minister zu einer Sitzung versammelt. Außer dem Staatsschreiber Elischama waren dort Delaja, der Sohn von Schemaja, Elnatan, der Sohn Achbors, Gemarja, der Sohn Schafans, Zidkija, der Sohn von Hananja, und weitere hohe Beamte. (Ger 26,22)13 Micha berichtete ihnen, was Baruch dem Volk aus der Buchrolle vorgelesen hatte.14 Die Minister schickten daraufhin Jehudi, um Baruch zu holen. – Jehudi war ein Sohn von Netanja, sein Großvater hieß Schelemja und sein Urgroßvater Kuschi. – Jehudi befahl Baruch: »Bring das Buch, aus dem du dem Volk vorgelesen hast, zu den Ministern!« Baruch nahm die Buchrolle und ging hin.15 Die Minister sagten zu Baruch: »Setz dich und lies uns das Buch vor!« Baruch setzte sich und las.16 Als sie alles gehört hatten, schauten sie einander erschrocken an und sagten zu ihm: »Das müssen wir unbedingt dem König melden!«17 Dann sagten sie zu Baruch: »Woher hast du alle diese Worte, die du da aufgeschrieben hast?«[2]18 Er antwortete ihnen: »Jeremia hat es mir Satz für Satz diktiert und ich habe nichts anderes getan, als seine Worte mit Tinte in diese Buchrolle geschrieben.«19 Da gaben ihm die Minister den Rat: »Du und Jeremia, ihr müsst euch schnell verstecken! Niemand darf wissen, wo ihr seid!«20 Die Minister ließen die Buchrolle im Zimmer des Staatsschreibers Elischama zurück und begaben sich zum König in den Palasthof. Sie berichteten ihm alles.21 Der König schickte Jehudi, um die Rolle zu holen. Er holte sie aus dem Zimmer des Staatsschreibers Elischama und begann, sie vor dem König und den führenden Männern, die bei ihm versammelt waren, vorzulesen.22 Der König wohnte damals im Winterhaus, denn es war der neunte Monat.[3] In einem Kohlenbecken vor ihm brannte ein Feuer.23 Er hatte ein Messer zur Hand genommen, wie es die Schreiber zum Anspitzen der Federkiele benutzen, und immer, wenn Jehudi drei oder vier Spalten gelesen hatte, schnitt der König sie mit dem Messer von der Buchrolle ab und warf sie in die Flammen, bis schließlich die ganze Rolle vernichtet war.24 Keiner von den Zuhörern erschrak über die Worte, die aus der Buchrolle vorgelesen wurden, keiner zerriss seine Kleider, weder der König noch irgendeiner seiner Leute. (2Re 22,11)25 Elnatan, Delaja und Gemarja hatten zwar den König dringend gebeten, die Rolle nicht zu verbrennen, aber er hörte nicht auf sie.26 Im Gegenteil, er gab seinem Sohn Jerachmeël sowie Seraja, dem Sohn Asriëls, und Schelemja, dem Sohn Abdeels, den Befehl, den Propheten Jeremia und seinen Sekretär Baruch zu verhaften. Der HERR aber hatte dafür gesorgt, dass man sie nirgends fand. (Ger 15,21)27 Nachdem König Jojakim die Buchrolle verbrannt hatte, erging das Wort des HERRN an Jeremia:28 »Nimm eine neue Rolle und lass alles darauf schreiben, was in der ersten Rolle stand! (Ger 30,1)29 Über Jojakim aber sollst du aufschreiben lassen: ›So spricht der HERR: Du hast die erste Rolle verbrannt und hast Jeremia vorgehalten: Wie kannst du schreiben lassen, der König von Babylonien werde bestimmt kommen und dieses Land verwüsten und Menschen und Vieh daraus vertreiben?30 Darum sage ich über dich, Jojakim, König von Juda: Keiner deiner Nachkommen wird dir auf dem Thron Davids folgen! Deinen Leichnam wird man draußen hinwerfen, wo er schutzlos der Hitze des Tages und der Kälte der Nacht ausgesetzt ist. (Ger 9,21; Ger 22,19)31 Ich strafe dich, deine Nachkommen und alle deine Komplizen für eure Schuld. Über euch und über die Bewohner Jerusalems und alle Leute von Juda bringe ich all das Unglück, das ich ihnen angedroht habe; denn niemand von euch wollte auf mich hören.‹« (Ger 7,13)32 Da nahm Jeremia eine neue Buchrolle und gab sie seinem Schreiber Baruch. Dieser schrieb nach Jeremias Diktat noch einmal alles auf, was schon in der Rolle stand, die König Jojakim ins Feuer geworfen hatte. Doch fügte Jeremia noch viele ähnliche Worte hinzu.