1 Corinzi 15

Nuova Riveduta 2006

di Società Biblica di Ginevra
1 Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi,2 mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l’ho annunciato; a meno che non abbiate creduto invano.3 Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l’ho ricevuto anch’io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture;4 che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture;5 che apparve a Cefa, poi ai dodici.6 Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti.7 Poi apparve a Giacomo, poi a tutti gli apostoli;8 e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all’aborto;9 perché io sono il minimo degli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio.10 Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio {che è} con me.11 Sia dunque io o siano loro, così noi predichiamo, e così voi avete creduto.12 Ora se si predica che Cristo è stato risuscitato dai morti, come mai alcuni tra voi dicono che non c’è risurrezione dei morti?13 Ma se non vi è risurrezione dei morti, neppure Cristo è stato risuscitato;14 e se Cristo non è stato risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione e vana pure è la vostra fede.15 Noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio che egli ha risuscitato il Cristo; il quale egli non ha risuscitato, se è vero che i morti non risuscitano.16 Difatti, se i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato;17 e se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati.18 Anche quelli che sono morti in Cristo sono dunque periti.19 Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miseri fra tutti gli uomini.20 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti.21 Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti.22 Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati;23 ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta;24 poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza.25 Poiché bisogna che egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi.26 L’ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte.27 Difatti, Dio ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi[1]; ma quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che colui che gli ha sottoposto ogni cosa ne è eccettuato.28 Quando ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.29 Altrimenti che faranno quelli che sono battezzati per i morti? Se i morti non risuscitano affatto, perché dunque sono battezzati per loro?30 E perché anche noi siamo ogni momento in pericolo?31 Ogni giorno sono esposto alla morte; sì, {fratelli}, com’è vero che siete il mio vanto in Cristo Gesù, nostro Signore.32 Se soltanto per fini umani ho lottato con le belve a Efeso, che utile ne ho? Se i morti non risuscitano, «mangiamo e beviamo, perché domani morremo»[2].33 Non v’ingannate: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi»[3].34 Ridiventate sobri per davvero e non peccate; perché alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico a vostra vergogna.35 Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? E con quale corpo ritornano?»36 Insensato, quello che tu semini non è vivificato se prima non muore;37 e quanto a ciò che tu semini, non semini il corpo che deve nascere, ma un granello nudo, di frumento per esempio, o di qualche altro seme;38 e Dio gli dà un corpo come lo ha stabilito; a ogni seme, il proprio corpo.39 Non ogni carne è uguale; ma altra è la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella dei pesci.40 Ci sono anche dei corpi celesti e dei corpi terrestri; ma altro è lo splendore dei celesti e altro quello dei terrestri.41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle; perché un astro è differente dall’altro in splendore.42 Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile;43 è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente;44 è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale.45 Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»[4]; l’ultimo Adamo è spirito vivificante.46 Però ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è naturale, poi viene ciò che è spirituale.47 Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo.48 Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti.49 E come abbiamo portato l’immagine del terrestre, così porteremo anche l’immagine del celeste.50 Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l’incorruttibilità.51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati,52 in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati.53 Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.54 Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria»[5].55 «O morte, dov’è la tua vittoria? O morte, dov’è il tuo dardo?»[6]56 Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge;57 ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.58 Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.

1 Corinzi 15

Gute Nachricht Bibel 2018

di Deutsche Bibelgesellschaft
1 Brüder und Schwestern,[1] ich erinnere euch an die Gute Nachricht, die ich euch verkündet habe. Ihr habt sie angenommen; sie ist der Grund, auf dem ihr im Glauben steht.2 Durch sie werdet ihr gerettet, wenn ihr sie unverfälscht festhaltet – und zwar dem Wortlaut entsprechend, in dem ich sie euch übermittelt habe. Anderenfalls wärt ihr vergeblich zum Glauben gekommen! (1Co 15,17; 2Co 6,1; Ga 2,2; Ga 3,4; 1Te 3,5)3 Ich habe an euch weitergegeben, was ich selbst als Überlieferung empfangen habe, nämlich als Erstes und Grundlegendes: Christus ist für unsere Sünden gestorben, wie es in den Heiligen Schriften vorausgesagt war, (Is 53,5; 1Co 11,23)4 und wurde begraben. Er ist am dritten Tag vom Tod auferweckt worden, wie es in den Heiligen Schriften vorausgesagt war, (Mat 12,40; Giov 20,9; At 2,24)5 und hat sich Petrus[2] gezeigt, danach dem ganzen Kreis der Zwölf. (Lu 24,34; Lu 24,36)6 Später sahen ihn über fünfhundert Brüder auf einmal; einige sind inzwischen gestorben, aber die meisten leben noch.7 Dann erschien er Jakobus und schließlich allen Aposteln. (Lu 24,50)8 Ganz zuletzt ist er auch mir erschienen, der »Fehlgeburt«.[3] (At 9,3; 1Co 9,1; Ga 1,15)9 Ich bin der geringste unter den Aposteln, ich verdiene es überhaupt nicht, Apostel zu sein; denn ich habe die Gemeinde Gottes verfolgt. (Ga 1,13; Ef 3,8; 1Ti 1,12)10 Aber durch Gottes Gnade bin ich es dennoch geworden, und sein gnädiges Eingreifen ist nicht vergeblich gewesen. Ich habe viel mehr für die Gute Nachricht gearbeitet als alle anderen Apostel. Doch nicht mir habe ich das zuzuschreiben – die Gnade Gottes hat durch mich gewirkt. (2Co 11,23)11 Mit den anderen Aposteln bin ich in dieser Sache völlig einig. Wir alle verkünden die Gute Nachricht genau so, wie ich es gerade angeführt habe, und genau so habt ihr sie auch angenommen. (Ga 2,6)12 Das also ist unsere Botschaft: Gott hat Christus vom Tod auferweckt. Wie können dann einige von euch behaupten, dass die Toten nicht auferstehen werden?13 Wenn es keine Auferstehung der Toten gibt, dann ist auch Christus nicht auferweckt worden.14 Und wenn Christus nicht auferweckt worden ist, dann hat weder unsere Verkündigung einen Sinn noch euer Glaube.15 Wir wären dann als falsche Zeugen für Gott entlarvt; denn wir hätten gegen die Wahrheit bezeugt, dass er Christus vom Tod auferweckt hat – den er doch gar nicht auferweckt hat, wenn wirklich die Toten nicht auferweckt werden. (At 1,8)16 Wenn die Toten nicht auferweckt werden, ist auch Christus nicht auferweckt worden.17 Ist aber Christus nicht auferweckt worden, so ist euer ganzer Glaube vergeblich. Eure Schuld ist dann nicht von euch genommen, (Ro 4,25; 1Co 15,2)18 und wer im Vertrauen auf Christus gestorben ist, ist dann verloren.19 Wenn wir nur für das jetzige Leben auf Christus hoffen, sind wir bedauernswerter als irgendjemand sonst auf der Welt.20 Nun aber ist Christus vom Tod auferweckt worden, und als der erste Auferweckte gibt er uns die Gewähr, dass auch die übrigen Toten auferweckt werden.[4] (1Co 6,14)21 Durch einen Menschen kam der Tod. So kommt auch durch einen Menschen die Auferstehung vom Tod. (Gen 3,17; Ro 5,12)22 Alle Menschen gehören zu Adam, darum müssen sie sterben; aber durch die Verbindung mit Christus wird ihnen das neue Leben geschenkt werden.23 Doch das alles geschieht zu seiner Zeit und in seiner vorbestimmten Ordnung: Als Erster[5] wurde Christus vom Tod auferweckt. Wenn er wiederkommt, werden die auferweckt, die zu ihm gehören. (1Te 4,16)24 Dann ist das Ende da: Christus übergibt die Herrschaft Gott, dem Vater, nachdem er alles vernichtet hat, was sich gegen Gott erhebt und was Macht und Herrschaft beansprucht. (Ro 8,38)25 Denn Christus muss so lange herrschen, bis er alle Feinde unter seinen Füßen hat. (Sal 110,1; Mar 12,36)26 Als letzten Feind vernichtet er den Tod. (Ap 1,18; Ap 20,14; Ap 21,4)27 Denn es heißt in den Heiligen Schriften: »Alles hat Gott ihm unterworfen.« Wenn hier gesagt wird, dass alles ihm unterworfen ist, dann ist natürlich der nicht eingeschlossen, der ihm alles unterworfen hat. (Sal 8,7)28 Wenn aber alles Christus unterworfen sein wird, dann unterwirft auch er selbst, der Sohn, sich dem Vater, der ihm alles unterworfen hat. Dann ist Gott allein der Herr – über alles und in allem. (Ro 11,36)29 Überlegt einmal: Was machen denn die unter euch, die sich für ungetauft Verstorbene taufen lassen? Wenn die Toten gar nicht auferweckt werden, welchen Sinn hat es dann, dass sie sich für sie taufen lassen?30 Und warum begebe ich mich stündlich in Lebensgefahr? (Ro 8,36)31 Brüder und Schwestern,[6] täglich sehe ich dem Tod ins Auge. Das ist die Wahrheit, so gewiss ihr durch Jesus Christus mein Ruhm seid vor Gott!32 In Ephesus habe ich mit wilden Tieren gekämpft.[7] Wenn ich keine Hoffnung hätte, hätte ich mir das ersparen können! Wenn die Toten nicht auferweckt werden, dann halten wir uns doch lieber an das Sprichwort: »Lasst uns essen und trinken, denn morgen sind wir tot!« (Is 22,13; 2Co 1,8)33 Macht euch nichts vor! »Schlechter Umgang verdirbt gute Sitten.«34 Werdet wieder nüchtern und lebt, wie es Gott gefällt. Ich muss zu eurer Schande sagen: Einige von euch kennen Gott nicht. (Ro 13,11)35 Aber vielleicht fragt jemand: »Wie soll denn das zugehen, wenn die Toten auferweckt werden? Was für einen Körper werden sie dann haben?«36 Wie kannst du nur so fragen! Wenn du einen Samen ausgesät hast, muss er zuerst sterben, damit die Pflanze leben kann. (Giov 12,24)37 Du säst nicht die ausgewachsene Pflanze, sondern nur den Samen, ein Weizenkorn oder irgendein anderes Korn.38 Gott aber gibt jedem Samen, wenn er keimt, den Pflanzenkörper, den er für ihn bestimmt hat. Jede Samenart erhält ihre besondere Gestalt.39 Auch die Lebewesen haben ja nicht alle ein und dieselbe Gestalt. Menschen haben eine andere Gestalt als Tiere, Vögel eine andere als Fische.40 Außer den Körpern auf der Erde aber gibt es auch noch solche am Himmel. Die Himmelskörper haben eine andere Schönheit als die Körper auf der Erde,41 und unter ihnen leuchtet die Sonne anders als der Mond, der Mond wieder anders als die Sterne. Auch die einzelnen Sterne unterscheiden sich voneinander durch ihren Glanz.42 So könnt ihr euch auch ein Bild von der Auferstehung der Toten machen. Was in die Erde gelegt wird, ist vergänglich; aber was zum neuen Leben erweckt wird, ist unvergänglich.43 Was in die Erde gelegt wird, ist armselig; aber was zum neuen Leben erweckt wird, ist voll Herrlichkeit. Was in die Erde gelegt wird, ist hinfällig; aber was zum neuen Leben erweckt wird, ist voll Kraft. (Fili 3,21)44 Was in die Erde gelegt wird, war von natürlichem Leben beseelt; aber was zu neuem Leben erwacht, wird ganz vom Geist Gottes beseelt sein. Wenn es einen natürlichen Körper gibt, muss es auch einen vom Geist beseelten Körper geben.45 Es heißt ja in den Heiligen Schriften: »Der erste Mensch Adam wurde von natürlichem Leben beseelt.«[8] Christus dagegen, der letzte Adam, wurde zum Geist, der lebendig macht. (Giov 6,63; 1Co 15,21; 2Co 3,6)46 Aber zuerst kommt die Natur, dann der Geist, nicht umgekehrt.47 Der erste Adam wurde aus Erde gemacht; er ist Erde. Der zweite Adam stammt vom Himmel.[9]48 Die irdischen Menschen sind wie der irdische Adam, die himmlischen Menschen wie der himmlische Adam.49 So wie wir jetzt dem Menschen gleichen, der aus Erde gemacht wurde, so werden wir künftig dem gleichen, der vom Himmel gekommen ist.50 Brüder und Schwestern,[10] das ist ganz sicher: Menschen aus Fleisch und Blut können nicht in Gottes neue Welt gelangen.[11] Ein vergänglicher Körper kann nicht unsterblich werden.51 Ich sage euch jetzt ein Geheimnis: Wir werden nicht alle sterben, wir werden aber alle verwandelt werden.52 Das geschieht in einem Augenblick, so schnell, wie jemand mit der Wimper zuckt, sobald die Posaune das Ende ankündigt. Die Posaune gibt das Signal, dann werden die Verstorbenen zu unvergänglichem Leben erweckt, und wir, die dann noch am Leben sind, bekommen den neuen Körper. (1Te 4,15)53 Unser vergänglicher Körper, der dem Tod verfallen ist, muss in einen unvergänglichen Körper verwandelt werden, über den der Tod keine Macht hat. (2Co 5,4)54 Wenn das geschieht, wenn das Vergängliche mit Unvergänglichkeit überkleidet wird und das Sterbliche mit Unsterblichkeit, dann wird das Prophetenwort wahr: »Der Tod ist vernichtet! Der Sieg ist vollkommen! (Is 25,8)55 Tod, wo ist dein Sieg? Tod, wo ist deine Macht?« (Os 13,14)56 Die Macht des Todes kommt von der Sünde. Die Sünde aber hat ihre Kraft aus dem Gesetz. (Ro 4,15; Ro 6,23)57 Dank sei Gott, dass er uns durch Jesus Christus, unseren Herrn, den Sieg schenkt! (Ro 7,24)58 Darum, meine lieben Brüder und Schwestern, werdet fest und unerschütterlich in eurem Glauben und tut stets euer Bestes für die Sache des Herrn. Ihr wisst, dass der Herr euren Einsatz belohnen wird. (2Cr 15,7; 1Co 16,13)