مزمور 39

الكتاب المقدس

من Biblica
1 قُلْتُ: «أَحْرِصُ عَلَى حُسْنِ الْمَسْلَكِ فَلَا يُخْطِئُ لِسَانِي الْقَوْلَ. سَأَكُمُّ فَمِي عَنِ الْكَلامِ مَادَامَ الشِّرِّيرُ أَمَامِي».2 صَمَتُّ صَمْتاً. أَمْسَكْتُ حَتَّى عَنِ الْخَيْرِ، فَثَارَ وَجَعِي.3 الْتَهَبَ قَلْبِي فِي دَاخِلِي، وَفِي تَأَمُّلِي اشْتَعَلَتْ فِيَّ النَّارُ، فَأَطْلَقْتُ لِسَانِي بِالْكَلامِ.4 يَا رَبُّ عَرِّفْنِي مَتَى تَكُونُ نِهَايَتِي، وَكَمْ تَطُولُ أَيَّامِي فَأُدْرِكَ أَنَّنِي إِنْسَانٌ زَائِلٌ.5 هُوَذَا قَدْ جَعَلْتَ حَيَاتِي قَصِيرَةً، وَعُمْرِي كَلَا شَيْءَ أَمَامَكَ. كُلُّ إِنْسَانٍ حَيٍّ لَيْسَ سِوَى نَفْخَةٍ!6 إِنَّمَا كَخَيَالٍ يَتَمَشَّى الإِنْسَانُ، فَعَبَثاً يُكَافِحُ النَّاسُ. يَجْمَعُ الْوَاحِدُ مِنْهُمْ ثَرْوَةً وَلَا يَدْرِي مَنْ يَرِثُهَا مِنْ بَعْدِهِ.7 وَالآنَ، فَأَيُّ شَيْءٍ أَنْتَظِرُ يَا رَبُّ؟ إِنَّمَا فِيكَ رَجَائِي.8 نَجِّنِي مِنْ جَمِيعِ مَعَاصِيَّ، وَلَا تَجْعَلْنِي عَاراً عِنْدَ الأَحْمَقِ.9 صَمَتُّ. لَا أَفْتَحُ فَمِي، لأَنَّكَ أَنْتَ فَعَلْتَ هَذَا.10 ارْفَعْ عَنِّي ضَرْبَتَكَ فَقَدْ فَنِيْتُ مِنْ صَفْعَةِ يَدِكَ.11 عِنْدَمَا تُؤَدِّبُ الإِنْسَانَ بِالتَّوْبِيخِ عَلَى الإِثْمِ، تُتْلِفُ بَهَاءَهُ إِتْلافَ الْعُثِّ. إِنَّمَا كُلُّ إِنْسَانٍ نَفْخَةٌ.12 يَا رَبُّ اسْمَعْ صَلاتِي. وَأَصْغِ إِلَى صُرَاخِي، وَلَا تَسْكُتْ أَمَامَ دُمُوعِي، لأَنِّي غَرِيبٌ عِنْدَكَ وَعَابِرُ سَبِيلٍ كَجَمِيعِ آبَائِي.13 حَوِّلْ غَضَبَكَ عَنِّي فَأَنْتَعِشَ، قَبْلَ أَنْ أَمُوتَ وَيَخْتَفِيَ أَثَرِي.

مزمور 39

Nuova Riveduta 2006

من Società Biblica di Ginevra
1 Al direttore del coro. Per Iedutun. Salmo di Davide. Io dicevo: «Vigilerò sulla mia condotta per non peccare con le mie parole; metterò un freno alla mia bocca, finché l’empio mi starà davanti».2 Come un muto sono stato in silenzio, ho taciuto senz’averne bene; anzi, il mio dolore s’è inasprito.3 Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo, un fuoco s’è acceso; allora la mia lingua ha parlato.4 O Signore, fammi conoscere la mia fine e quale sia la misura dei miei giorni. Fa’ che io sappia quanto sono fragile.5 Ecco, tu hai ridotto la mia esistenza alla lunghezza di qualche palmo, la mia durata è come nulla davanti a te; certo, ogni uomo, benché saldo in piedi, non è che vanità. [Pausa]6 Certo, l’uomo va e viene come un’ombra; certo, si affanna per quel che è vanità; egli accumula ricchezze, senza sapere chi le raccoglierà.7 E ora, o Signore, che aspetto? La mia speranza è in te.8 Liberami da tutti i miei peccati; non abbandonarmi agli scherni dello stolto.9 Sto in silenzio, non aprirò bocca, perché sei tu che hai agito.10 Allontana da me il tuo flagello! Io mi consumo sotto i colpi della tua mano.11 Castigando la sua iniquità, tu correggi l’uomo, distruggi come un tarlo quel che ha di più caro; certo, ogni uomo non è che vanità. [Pausa]12 O Signore, ascolta la mia preghiera, porgi orecchio al mio grido; non essere insensibile alle mie lacrime, poiché io sono uno straniero davanti a te, un pellegrino, come tutti i miei padri.13 Distogli il tuo sguardo, perché io respiri, prima di andarmene e scomparire.