Skutky apoštolů 12

Bible, překlad 21. století

od Biblion
1 V té době král Herodes[1] krutě napadl některé z těch, kdo patřili k církvi.2 Jakuba, bratra Janova, popravil mečem,3 a když viděl, že se to Židům líbí, rozhodl se zatknout i Petra. (Bylo to během Svátku nekvašených chlebů.)[2]4 Když se ho zmocnil, dal ho zavřít do vězení a hlídat čtyřmi čtveřicemi vojáků. Po Velikonocích ho totiž chtěl předvést k veřejnému slyšení.5 Petr byl takto hlídán ve vězení, ale církev se za něj vroucně modlila k Bohu.6 Noc předtím, než ho chtěl Herodes předvést, spal Petr mezi dvěma vojáky, spoután dvěma řetězy, a stráže přede dveřmi hlídaly vězení.7 Vtom vedle něj stanul Hospodinův anděl a v cele zazářilo světlo. Udeřil Petra do boku a vzbudil ho: „Rychle vstávej!“ Řetězy mu spadly z rukou8 a anděl mu řekl: „Oblékni se a obuj.“ Když to udělal, anděl pokračoval: „Vezmi si plášť a pojď za mnou.“9 Petr ho následoval ven, ale nevěděl, že to s tím andělem je doopravdy; myslel si, že má vidění.10 Když minuli první i druhou stráž, přišli k železné bráně, která vedla do města, a ta se jim sama od sebe otevřela. Vyšli ven, přešli jednu ulici a vtom jej anděl opustil.11 Když Petr přišel k sobě, řekl si: „Teď vidím, že to bylo doopravdy! Pán poslal svého anděla a vytrhl mě z Herodovy ruky a ze všeho, co židovský lid očekával.“12 Když to pochopil, šel do domu Marie, matky Jana Marka, kam se mnozí sešli k modlitbám.13 Petr zatloukl na dveře brány a přišla otevřít služka jménem Rhodé.14 Když poznala Petrův hlas, samou radostí neotevřela bránu, ale běžela dovnitř se zprávou, že Petr stojí před branou.15 Říkali jí: „Blázníš?!“ Když ale tvrdila, že je to pravda, řekli: „To musí být jeho anděl.“16 Petr však nepřestával tlouci. Když konečně otevřeli a spatřili ho, byli ohromeni.17 Pohybem ruky je utišil a vyprávěl jim, jak ho Pán vyvedl z vězení. Potom řekl: „Povězte to Jakubovi a bratrům.“ Vyšel ven a zamířil jinam.18 Když se rozednilo, mezi vojáky vypukl nemalý rozruch nad tím, co se stalo s Petrem.19 Herodes ho marně hledal. Stráže nechal po výslechu popravit a odebral se z Judska do Cesareje, kde zůstal.20 Herodes se tehdy velmi hněval na Týrské a Sidonské. Proto se za ním svorně vypravili, a když si získali královského komořího Blasta, žádali o smír (jejich kraj byl totiž závislý na dodávkách z králova území).21 Ve stanovený den se Herodes v královském rouše posadil na trůn a pronesl k nim řeč.22 Lid začal volat: „Hlas boží, ne lidský!“23 A vtom jej udeřil Hospodinův anděl, protože nevzdal slávu Bohu: vypustil duši rozežrán červy.24 Boží slovo se pak šířilo a rozmáhalo se.25 Když Barnabáš a Saul splnili svůj úkol, vrátili se z[3] Jeruzaléma a vzali s sebou i Jana Marka.

Skutky apoštolů 12

La Parola è Vita

od Biblica
1 In quel periodo, il re Erode si mise a perseguitare alcuni credenti,2 fece uccidere lʼapostolo Giacomo, fratello di Giovanni.3 Quando Erode si accorse che i capi giudei ne erano contenti, fece arrestare anche Pietro. Era il periodo della Pasqua.4-5 Dopo averlo arrestato, Erode lo gettò in prigione e ordinò che fosse guardato a vista da sedici soldati. Lʼintenzione di Erode era di processare Pietro, davanti al popolo, dopo la Pasqua. Ma la Chiesa pregava con fervore per lui.6 La notte prima del processo, Pietro dormiva, legato con doppia catena fra due soldati, mentre gli altri erano di guardia davanti alla porta della prigione.7 Ed ecco che, improvvisamente, una luce illuminò la cella e un angelo del Signore apparve accanto a Pietro. Lʼangelo lo toccò sul fianco, per svegliarlo, e gli disse: «Svelto, àlzati!» E subito le catene caddero dai polsi di Pietro.8 «Vestiti e mettiti i sandali», ordinò lʼangelo e Pietro ubbidì. «Ora prendi il mantello e seguimi!»9 Così Pietro uscì dalla cella e lo seguì. Ma per tutto quel tempo pensò che si trattasse di un sogno o di una visione; non poteva credere alla realtà di ciò che stava accadendo.10 Quando ebbero superato la prima e la seconda sentinella, giunsero al portone di ferro che dava sulla strada. Il portone si aprì da solo davanti a loro ed essi uscirono. Una volta fuori, proseguirono ancora per un tratto, poi lʼangelo lo lasciò.11 Finalmente Pietro si rese conto di ciò che era accaduto. «Ma è proprio vero!» disse fra sé, «Il Signore ha mandato il suo angelo per salvarmi da Erode e da tutto il male che i Giudei volevano farmi!»12 Dopo aver riflettuto sulla cosa, Pietro si diresse verso la casa di Maria, madre di Giovanni, soprannominato Marco. Là si erano riuniti molti fratelli per pregare insieme.13 Pietro bussò alla porta e una ragazza di nome Rode, venne a sentire chi cʼera.14 Quando riconobbe la voce di Pietro, ne fu talmente contenta che non aprì, ma, di corsa, tornò indietro ad annunciare a tutti che Pietro era lì, alla porta.15 Nessuno le credette. «Sei matta da legare!» le dissero. Ma, siccome insisteva, azzardarono: «Sarà il suo angelo! (Devono averlo ucciso)».16 Intanto Pietro continuava a bussare. Quando finalmente gli aprirono, immaginate la loro sorpresa!17 Pietro fece loro cenno di calmarsi, poi raccontò lʼaccaduto e come il Signore lʼaveva fatto uscire dalla prigione. Infine disse: «Fate sapere a Giacomo e agli altri fratelli quello che è successo». Poi se ne andò in un posto più sicuro.18 Allʼalba, la prigione era sottosopra. Dove era finito Pietro?19 Quando Erode mandò a prenderlo e non lo trovarono, fece arrestare le sedici guardie che, dopo essere state processate, furono condannate a morte. Poi Erode partì dalla Giudea e si stabilì a Cesarèa.20 Mentre era a Cesarèa, una delegazione di Tiro e Sidone gli chiese udienza. Erode era molto irritato contro queste due città, ma i loro ambasciatori ottennero lʼappoggio di Blasto, segretario del re, e chiesero di accordarsi, perché il benessere del loro popolo dipendeva dal commercio con il paese di Erode.21 Nel giorno fissato, Erode, dopo aver indossato il suo mantello regale, si sedette sul trono e cominciò a parlare.22 Quando ebbe finito, il popolo lʼapplaudì, gridando: «È un dio che parla, non un uomo!»23 In quel momento un angelo del Signore colpì con una terribile malattia Erode, che morì roso dai vermi, perché aveva preso per sé lʼadorazione degli uomini, anziché rendere la gloria a Dio.24 Intanto la parola di Dio si spandeva sempre più, e il numero dei credenti aumentava.25 Barnaba e Paolo visitarono Gerusalemme, poi, terminata la loro missione, tornarono ad Antiochia, portando con sé anche Giovanni soprannominato Marco.