Galatským 2

Bible, překlad 21. století

od Biblion
1 Po čtrnácti letech jsem se pak vrátil do Jeruzaléma s Barnabášem a vzal jsem s sebou i Tita.[1]2 Přišel jsem tehdy na základě zjevení. Sešel jsem se soukromě s váženými vůdci a seznámil je s evangeliem, které kážu mezi pohany, aby snad můj dosavadní ani další běh nebyl zbytečný.3 Žádnou obřízku tehdy nikdo nevnucoval ani mému řeckému společníku Titovi.4 To jen ti vetřelci, ti falešní bratři se mezi nás vloudili, aby vyslídili svobodu, kterou máme v Kristu Ježíši, a aby nás zotročili.5 Ani na chvíli jsme jim neustoupili a nepoddali se, aby pro vás byla zachována pravda evangelia.6 Pokud jde o ty, kdo jsou považováni za vůdce (ať už jsou cokoli, mně na tom nezáleží, Bůh nestraní nikomu), mně osobně nic nepřidali.7 Naopak uznali, že mi bylo svěřeno evangelium pro neobřezané, tak jako Petrovi pro obřezané.8 Ten, který působil skrze Petrovo apoštolství vůči obřezaným, působil přece i skrze mne vůči pohanům.9 Jakub, Petr[2] a Jan, považovaní za sloupy církve, tedy poznali, jakou jsem dostal milost, a podali mně i Barnabášovi pravice jako společníkům s tím, že my půjdeme k pohanům a oni k obřezaným.10 Chtěli jen, abychom pamatovali na chudé, o což jsem se opravdu pilně snažil.11 Když ale Petr přišel do Antiochie, otevřeně jsem se mu postavil. Jeho chování bylo odsouzeníhodné:12 nejdříve běžně jedl s pohany, ale když dorazili Jakubovi lidé, začal se držet zpátky a odděloval se, protože se bál obřezanců.13 Stejné divadlo začali hrát i ostatní Židé, až se tím jejich pokrytectvím nechal strhnout i Barnabáš.14 Když jsem uviděl, jak pokulhávají za pravdou evangelia, řekl jsem Petrovi přede všemi: „Ty že jsi Žid? Sám nežiješ jako Žid, ale jako pohan! Proč tedy nutíš pohany k židovství?"15 I když jsme rodilí Židé, žádní hříšní pohané,16 víme, že člověka nemohou ospravedlnit skutky Zákona, ale jen víra v Ježíše Krista.[3] Proto jsme sami uvěřili v Ježíše Krista, abychom byli ospravedlněni Kristovou vírou,[4] a ne skutky Zákona. Skutky Zákona přece nikoho neospravedlní!17 Když tedy hledáme ospravedlnění v Kristu, poněvadž se ukazuje, že i my jsme hříšní, znamená to, že Kristus napomáhá hříchu? V žádném případě!18 Kdybych znovu stavěl, co jsem předtím zbořil, usvědčoval bych sám sebe jako viníka.19 Díky Zákonu jsem ale pro Zákon mrtvý, abych byl živý pro Boha.20 Jsem ukřižován s Kristem. Nežiji už já – Kristus žije ve mně! Svůj život v tomto těle žiji ve víře v Božího Syna, který si mě zamiloval a vydal za mě sám sebe.21 Neodmítám tu Boží milost. Spočívá-li totiž spravedlnost v plnění Zákona, potom Kristus zemřel zbytečně.

Galatským 2

La Parola è Vita

od Biblica
1 Poi, dopo quattordici anni, tornai di nuovo a Gerusalemme, questa volta con Barnaba, e presi con me anche Tito.2 Andai là con lʼordine preciso da parte del Signore di comunicare ai fratelli del posto lo stesso messaggio che predicavo ai pagani. In privato ne parlai con le autorità della chiesa, perché capissero tutti ciò che stavo insegnando, con la speranza che sarebbero stati dʼaccordo, infatti non volevo che risultasse inutile il lavoro che avevo fatto e che stavo facendo.3 Ebbene, dopo questo colloquio, neppure Tito, il mio compagno che non era ebreo, fu costretto a farsi circoncidere.4 Il problema della circoncisione non si sarebbe presentato mai più, se non fosse stato per alcuni falsi«cristiani», veri e propri impostori, che si erano infiltrati fra noi per spiarci e sapere di quali libertà godiamo noi cristiani, per esempio se ubbidiamo o meno alle leggi ebraiche. Lo scopo di questi individui era di riportarci alla schiavitù delle loro leggi,5 ma noi non li abbiamo ascoltati nemmeno per un momento, perché non volevamo confondervi, né farvi pensare che la salvezza poteva essere guadagnata facendosi circoncidere o obbedendo alle leggi ebraiche. Volevamo che la verità del Vangelo di Cristo rimanesse ben salda fra voi.6 Del resto, le persone considerate più importanti nella Chiesa non ebbero niente da aggiungere a ciò che predicavo. (Il fatto poi che fossero persone importanti non faceva alcuna differenza per me, perché davanti a Dio siamo tutti uguali).7-9 Anzi, Pietro, Giacomo e Giovanni, riconosciuti come i pilastri della Chiesa, riconobbero che Dio si era servito di me per annunciare il Vangelo ai pagani, così come Pietro era stato mandato a predicare agli Ebrei, perché lo stesso Dio aveva dato ad ognuno di noi capacità differenti. Ebbene, dicevo, quando si resero conto di tutto questo, strinsero calorosamente la mano a me e a Barnaba e cʼincoraggiarono a continuare la nostra predicazione fra i pagani, mentre essi continuavano il loro lavoro fra gli Ebrei.10 Di una sola cosa si raccomandarono: che ci ricordassimo di aiutare i poveri, cosa che stava molto a cuore anche a me.11 Ma quando Pietro venne ad Antiochia, mi opposi a lui pubblicamente senza risparmiargli i rimproveri, perché aveva torto.12 Prima infatti mangiava con i credenti di origine pagana (a cui non importava di essere circoncisi, né di seguire le altre leggi ebraiche), ma dopo lʼarrivo di certi amici giudei di Giacomo, non volle più mangiare con loro, perché temeva le critiche di questi Giudei osservanti delle leggi, i quali continuavano a sostenere che la circoncisione era necessaria per la salvezza.13 Allora anche gli altri cristiani di origine ebraica, e perfino Barnaba, cominciarono a seguire lʼesempio di Pietro, comportandosi da perfetti ipocriti.14 Quando mʼaccorsi di ciò che stava succedendo e vidi che non erano onesti e non seguivano più la verità del Vangelo, in presenza di tutti dissi a Pietro: «Anche se sei giudeo di nascita, hai lasciato da tempo le leggi ebraiche. Perché, allora, tutto ad un tratto, cerchi di obbligare gli altri a vivere come gli Ebrei?15 Noi siamo giudei di nascita; non proveniamo da altri popoli pagani,16 ma poiché siamo credenti, sappiamo benissimo che non possiamo diventare giusti agli occhi di Dio, obbedendo alle nostre leggi ebraiche, ma soltanto se abbiamo fede in Gesù Cristo che toglie i nostri peccati. Anche noi abbiamo creduto in Gesù Cristo per essere salvati da Dio. E questa salvezza la dobbiamo soltanto alla fede, e non perché abbiamo obbedito alle leggi ebraiche. Perché nessuno sarà mai salvato osservandole».17 Dato che noi abbiamo cercato di essere resi giusti in Cristo, è così allora che siamo diventati anche noi come i pagani che non osservano la legge. Questo significa forse che Cristo ci provoca al peccato? Assolutamente no!18 Piuttosto, è proprio dando valore ai vecchi sistemi che avevamo eliminato, che diamo la prova di essere peccatori; parlo del sistema di cercare la salvezza ubbidendo alle leggi ebraiche.19 Per quanto mi riguarda, fu proprio leggendo le Scritture che arrivai a capire che non avrei mai potuto trovare il favore di Dio con lʼubbidienza alle leggi (che non poteva mai essere perfetta), e mi accorsi che Dio mi avrebbe dato la vita soltanto se avevo fede in Cristo.20 Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me. La vita che vivo ora in questo corpo è il risultato della mia fede nel Figlio di Dio, che mi ha amato e volle morire per me.21 Non sono uno di quelli che considerano la morte di Cristo senza significato. Infatti, se potessimo essere salvati osservando le leggi ebraiche, allora Cristo sarebbe morto per niente.