For the director of music. According to mahalath leannoth. A song. A psalm of the Sons of Korah. A maskil of Heman the Ezrahite.
1LORD, you are the God who saves me. Day and night I cry out to you.2Please hear my prayer. Pay attention to my cry for help.3I have so many troubles I’m about to die.4People think my life is over. I’m like someone who doesn’t have any strength.5People treat me as if I were dead. I’m like those who have been killed and are now in the grave. You don’t even remember them anymore. They are cut off from your care.6It’s as if you have put me deep down in the grave. It’s as if you have put me in that deep, dark place.7Your great anger lies heavy on me. All the waves of your anger have crashed over me.8You have taken my closest friends away from me. You have made me sickening to them. I feel trapped and can’t escape.9I’m crying so much I can’t see very well. LORD, I call out to you every day. I lift up my hands to you in prayer.10Do you do wonderful things for those who are dead? Do their spirits rise up and praise you?11Do those who are dead speak about your love? Do those who are in the grave tell how faithful you are?12Are your wonderful deeds known in that dark place? Are your holy acts known in that land where the dead are forgotten?13LORD, I cry out to you for help. In the morning I pray to you.14LORD, why do you say no to me? Why do you turn your face away from me?15I’ve been in pain ever since I was young. I’ve been close to death. You have made me suffer terrible things. I have lost all hope.16Your great anger has swept over me. Your terrors have destroyed me.17All day long they surround me like a flood. They have closed in all around me.18You have taken my friends and neighbours away from me. Darkness is my closest friend.
Nuova Riveduta 2006
Lamento durante l’afflizione
1Cantico. Salmo dei figli di Core. Al direttore del coro. Da cantarsi mestamente. Cantico di Eman, l’Ezraita. Signore, Dio della mia salvezza, io grido giorno e notte davanti a te.2Giunga fino a te la mia preghiera; porgi orecchio al mio grido,3perché l’anima mia è sazia di mali e la mia vita è vicina al soggiorno dei morti.4Io sono contato tra quelli che scendono nella tomba; sono come un uomo che non ha più forza.5Sto disteso fra i morti, come gli uccisi che giacciono nella tomba, di cui non ti ricordi più e che la tua mano ha abbandonato.6Tu mi hai messo nella fossa più profonda, in luoghi tenebrosi, negli abissi.7L’ira tua pesa su di me, tu mi hai travolto con tutti i tuoi flutti. [Pausa]8Hai allontanato da me i miei amici, mi hai reso abominevole per loro. Io sono imprigionato e non posso uscire.9I miei occhi si consumano di dolore; io t’invoco ogni giorno, Signore, e tendo verso di te le mie mani.10Farai forse qualche miracolo per i morti? I defunti potranno risorgere a celebrarti? [Pausa]11La tua bontà sarà narrata nel sepolcro? O la tua fedeltà nel luogo della distruzione?12Le tue meraviglie saranno forse conosciute nelle tenebre, e la tua giustizia nella terra dell’oblìo?13Ma io grido a te, o Signore, e la mattina la mia preghiera ti viene incontro.14Perché, Signore, respingi l’anima mia? Perché mi nascondi il tuo volto?15Io sono afflitto e agonizzante fin dalla mia gioventù; io porto il peso dei tuoi terrori e sono smarrito.16Il tuo sdegno mi travolge, i tuoi terrori mi annientano,17mi circondano come acque tutto il giorno, mi stringono tutti assieme.18Hai allontanato da me amici e conoscenti; le tenebre sono la mia compagnia.
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