Richter 3 | Nuova Riveduta 2006 Hoffnung für alle

Richter 3 | Nuova Riveduta 2006
1 Questi sono i popoli che il Signore lasciò stare per mettere alla prova, per mezzo di essi, Israele, cioè tutti quelli che non avevano visto le guerre di Canaan. 2 Egli voleva soltanto che le nuove generazioni dei figli d’Israele conoscessero e imparassero la guerra: quelli, per lo meno, che non l’avevano mai vista prima. Questi popoli erano: 3 i cinque prìncipi dei Filistei, tutti i Cananei, i Sidoni e gli Ivvei, che abitavano la montagna del Libano, dal monte Baal-Ermon fino all’ingresso di Camat. 4 Queste nazioni servirono a mettere Israele alla prova, per vedere se Israele avrebbe ubbidito ai comandamenti che il Signore aveva dato ai loro padri per mezzo di Mosè. 5 Così i figli d’Israele abitarono in mezzo ai Cananei, agli Ittiti, agli Amorei, ai Ferezei, agli Ivvei e ai Gebusei; 6 sposarono le loro figlie, diedero le proprie figlie come spose ai loro figli e servirono i loro dèi.

Vittoria di Otniel sul re di Mesopotamia

7 I figli d’Israele fecero ciò che è male agli occhi del Signore; dimenticarono il Signore, il loro Dio, e servirono gli idoli di Baal e di Astarte. 8 Perciò l’ira del Signore si accese contro Israele ed egli li diede nelle mani di Cusan-Risataim, re di Mesopotamia; e i figli d’Israele furono servi di Cusan-Risataim per otto anni. 9 Poi i figli d’Israele gridarono al Signore, e il Signore fece sorgere per loro un liberatore: Otniel, figlio di Chenaz, fratello minore di Caleb; ed egli li liberò. 10 Lo Spirito del Signore venne su di lui ed egli fu giudice d’Israele; uscì a combattere e il Signore gli diede nelle mani Cusan-Risataim, re di Mesopotamia; e la sua mano fu potente contro Cusan-Risataim. 11 Il paese ebbe pace per quarant’anni; poi Otniel, figlio di Chenaz, morì.

Vittoria di Eud su Moab

12 I figli d’Israele continuarono a fare ciò che è male agli occhi del Signore; così il Signore rese forte Eglon, re di Moab, contro Israele, perché essi avevano fatto ciò che è male agli occhi del Signore. 13 Eglon radunò intorno a sé i figli di Ammon e di Amalec; poi marciò contro Israele, lo sconfisse e s’impadronì della città delle palme*. 14 I figli d’Israele furono servi di Eglon, re di Moab, per diciotto anni. 15 I figli d’Israele gridarono al Signore ed egli fece sorgere per loro un liberatore: Eud, figlio di Ghera, beniaminita, che era mancino. I figli d’Israele mandarono per mezzo di lui un regalo a Eglon, re di Moab. 16 Eud si fece una spada a due tagli, lunga un cubito, e la cinse sotto la sua veste, al fianco destro. 17 Quindi offrì il regalo a Eglon, re di Moab, che era un uomo molto grasso. 18 Quando ebbe finito la presentazione del regalo, rimandò la gente che l’aveva portato. 19 Ma egli, giunto agli idoli che sono presso a Ghilgal, tornò indietro e disse: «O re, io ho qualcosa da dirti in segreto». Il re disse: «Silenzio!» Tutti quelli che gli stavano intorno, uscirono. 20 Allora Eud si avvicinò al re, che stava seduto nella sala di sopra, riservata a lui solo, per prendervi il fresco, e gli disse: «Ho una parola da dirti da parte di Dio». Eglon si alzò dal suo seggio; 21 ed Eud, stesa la mano sinistra, prese la spada dal suo fianco destro e gliela piantò nel ventre. 22 Anche l’elsa entrò dopo la lama; e il grasso si rinchiuse attorno alla lama, poiché egli non gli ritirò dal ventre la spada, che gli usciva da dietro. 23 Poi Eud uscì nel portico, chiuse le porte della sala di sopra e mise il chiavistello. 24 Quando fu uscito, vennero i servi, i quali guardarono, ed ecco che le porte della sala di sopra erano chiuse con il chiavistello; e dissero: «Certo egli fa i suoi bisogni nello stanzino della sala fresca». 25 Tanto aspettarono, che ne furono preoccupati; e poiché il re non apriva le porte della sala, quelli presero la chiave, aprirono, ed ecco che il loro signore era steso per terra, morto. 26 Mentre essi indugiavano, Eud si diede alla fuga, passò oltre gli idoli e si mise in salvo a Seira. 27 Quando fu arrivato, suonò la tromba nella regione montuosa di Efraim, e i figli d’Israele scesero con lui dalla regione montuosa, ed egli si mise alla loro testa. 28 Disse loro: «Seguitemi, perché il Signore vi ha dato nelle mani i Moabiti, vostri nemici». Quelli scesero dietro a lui, s’impadronirono dei guadi del Giordano per impedire il passaggio ai Moabiti e non lasciarono passare nessuno. 29 In quel tempo sconfissero circa diecimila Moabiti, tutti robusti e valorosi; non ne scampò neppure uno. 30 Così, in quel giorno, Moab fu umiliato sotto la mano d’Israele e il paese ebbe pace per ottant’anni.

Debora e Barac liberano Israele dai Cananei

31 Dopo Eud, venne Samgar, figlio di Anat. Egli sconfisse seicento Filistei con un pungolo da buoi; anch’egli liberò Israele.

La Sacra Bibbia Nuova Riveduta 2006 – versione standard © 2006 Società Biblica di Ginevra

Hoffnung für alle

Gott prüft Israel durch die anderen Völker Kanaans

1 Der HERR ließ einige Völker im Land Kanaan bleiben, um Israel auf die Probe zu stellen. Auch wollte er die neue Generation lehren, wie man Krieg führt. Denn sie hatte die Eroberung Kanaans nicht miterlebt. Folgende Völker wohnten weiter im Land: 3 die Philister mit ihren fünf Fürsten, die Kanaaniter und Sidonier und alle Hiwiter im Libanongebirge zwischen dem Berg Baal-Hermon und der Gegend von Hamat. 4 Durch sie wollte der HERR die Israeliten prüfen und sehen, ob sie seine Gebote befolgten, die er ihren Vorfahren durch Mose gegeben hatte.

Der Richter Otniël

5 Die Israeliten lebten mitten unter den Kanaanitern, Hetitern, Amoritern, Perisitern, Hiwitern und Jebusitern. 6 Sie vermischten sich mit diesen Völkern und dienten ihren Götzen. 7 Sie taten, was dem HERRN missfiel, vergaßen ihn und verehrten den Gott Baal und die Göttin Aschera. 8 Da wurde der HERR zornig auf sein Volk und gab es in die Gewalt Kuschan-Rischatajims, des Königs von Nord-Mesopotamien. Acht Jahre lang wurde es von ihm unterdrückt. 9 Als die Israeliten zum HERRN um Hilfe schrien, schenkte er ihnen einen Befreier: Otniël, den Sohn von Kenas, den jüngeren Bruder von Kaleb. 10 Der Geist des HERRN kam über Otniël, und so wurde er zum Richter für das Volk Israel. Er führte das israelitische Heer in die Schlacht, und der HERR half ihm, Kuschan-Rischatajim, den König von Nord-Mesopotamien, zu besiegen. 11 Vierzig Jahre lang herrschte Frieden. Dann starb Otniël, der Sohn von Kenas, 12 und die Israeliten taten wieder, was dem HERRN missfiel. Darum ließ er Eglon, den König von Moab, zu einem mächtigen Feind Israels werden. 13 Eglon verbündete sich mit den Ammonitern und Amalekitern, führte Krieg gegen die Israeliten und besiegte sie. Er nahm die Palmenstadt Jericho ein 14 und unterwarf Israel achtzehn Jahre lang.

Die List des Richters Ehud

15 Die Israeliten schrien zum HERRN um Hilfe, und wieder gab er ihnen einen Befreier: Ehud, den Sohn von Gera aus dem Stamm Benjamin, einen Linkshänder. Ihn sandten die Israeliten zum Moabiterkönig Eglon, um den Tribut zu entrichten. 16 Ehud fertigte ein zweischneidiges Schwert an, das etwa 30 Zentimeter lang war, und schnallte es sich an der rechten Seite um. Mit der Waffe unter seinem Gewand versteckt, 17 brachte er den Tribut zu König Eglon, der ein sehr dicker Mann war. 18 Dann schickte er die Männer fort, die ihn als Lastträger begleitet hatten. 19 Auch er verließ den Palast und ging in Richtung Gilgal. Als er dort die Stelle erreichte, wo die Götterstatuen standen, kehrte er noch einmal zu Eglon zurück. Der König saß gerade im kühlen Obergemach, das nur für ihn bestimmt war. Ehud trat ein und sagte zu ihm: »Ich habe eine geheime Botschaft für dich!« »Lasst uns allein!«, befahl der König seinen Dienern. Als sie hinausgegangen waren, sagte Ehud: »Die Botschaft, die ich für dich habe, ist von Gott!« Eglon stand auf. 21 Da packte Ehud mit der linken Hand das Schwert, das er an der rechten Seite trug, zog es hervor und stieß es Eglon in den Bauch. 22 Die Klinge drang so tief ein, dass das Fett den Griff umschloss und die Spitze zwischen den Beinen wieder herauskam. Ehud ließ das Schwert stecken 23 und trat in die Halle hinaus. Er schloss die Tür, sperrte sie zu* 24 und floh. Bald darauf kamen Eglons Diener und merkten, dass der Raum verschlossen war. »Der König muss sicher gerade austreten«, sagten sie zueinander 25 und warteten eine Weile, doch die Tür ging nicht auf. Schließlich kam es ihnen merkwürdig vor. Sie holten den Schlüssel und öffneten das Obergemach. Dort fanden sie den König tot am Boden liegen. 26 Ehud aber war entkommen, während die Diener gewartet hatten. Er hatte bereits die Götterstatuen bei Gilgal hinter sich gelassen und floh weiter nach Seïra. 27 Dort im Gebirge Ephraim ließ er das Horn blasen, um die Israeliten zur Schlacht zu versammeln. Sie folgten ihm ins Jordantal. 28 »Mir nach!«, rief er. »Der HERR gibt euch den Sieg über die Moabiter!« Sie zogen mit Ehud hinab und besetzten die Jordanübergänge, um den Feinden den Fluchtweg abzuschneiden. 29 Dann kämpften sie gegen die Moabiter und töteten an die 10.000 gute, erfahrene Soldaten, keiner entkam. 30 So mussten sich die Moabiter der Macht der Israeliten beugen, und achtzig Jahre lang herrschte Frieden.

Schamgars Heldentat

31 Nach Ehud gab es einen weiteren Mann, der Israel vor seinen Feinden rettete: Schamgar, den Sohn von Anat. Er tötete 600 Philister, nur mit einem Stock bewaffnet, den man sonst zum Viehtreiben benutzte.