Romani 3

La Parola è Vita

di Biblica
1 A che serve allora essere Ebrei? Non ci sono privilegi per gli Ebrei da parte del Signore? Non cʼè, quindi, alcun valore nella cerimonia della circoncisione?2 Sì, essere Ebrei porta molti vantaggi. Prima di tutto, è agli Ebrei che Dio ha dato le sue leggi (perché conoscessero la sua volontà e la mettessero in pratica).3 È vero che alcuni di loro furono infedeli, ma la loro infedeltà può impedire forse a Dio di mantenere le sue promesse?4 Certo che no! Benché tutti gli uomini siano bugiardi, Dio è sempre fedele. Vi ricordate ciò che dice in proposito il libro dei Salmi? Che ad ogni prova le parole del Signore risulteranno sempre vere e giuste, ed egli trionferà ogni volta che sarà giudicato.5 Alcuni diranno: «Dopo tutto aver rotto il nostro patto con Dio è una cosa positiva, i nostri peccati servono a qualcosa, perché è proprio notando quanto siamo malvagi noi, che risulta più evidente la bontà di Dio. È giusto allora che il Signore ci punisca, quando i nostri peccati lo mettono in buona luce?» (Questo è ciò che dice certa gente).6 No, di certo! Altrimenti, che Dio sarebbe, se lasciasse correre il peccato? Come potrebbe mai giudicare qualcuno?7 Qualcuno potrebbe ancora aggiungere: «Perché Dio mi condanna come peccatore, quando la mia disonestà non fa che portargli gloria, mettendo in risalto la sua giustizia, in contrasto con le mie menzogne?»8 Continuando a ragionare in questo modo, si giungerebbe a questa conclusione: peggio siamo, più facciamo piacere a Dio! Se la meritano davvero la dannazione quelli che dicono in giro queste cose! Eppure, alcuni mi calunniano, e affermano che è proprio questo ciò che faccio e insegno!9 Ricapitolando: possiamo dunque affermare che noi Ebrei siamo migliori degli altri? Assolutamente no, perché abbiamo già dimostrato che tutti gli uomini, senza distinzione, sono peccatori, sia Ebrei che stranieri.10 Come dicono le Scritture: «Non cʼè nessuno che sia giusto, nemmeno uno.11 Nessuno che capisce, nessuno che cerchi Dio.12 Tutti si sono sviati, e hanno preso la strada sbagliata. Tutti insieme si sono corrotti. Non cʼè nessuno che faccia il bene, no, neppure uno.13 Parlano in modo osceno, che ripugna come il tanfo di una tomba aperta. La loro lingua è pronta alle bugie, nelle loro parole cʼè il veleno delle vipere.14 La loro bocca è piena di maledizioni e di odio.15 Ad uccidere non ci pensano due volte.16 Ovunque vadano, lasciano dietro di sé miseria e rovina,17 e non conoscono la via della pace.18 Se ne infischiano di Dio e di quello che pensa di loro».19 Così il giudizio di Dio pesa gravemente sopra gli Ebrei, perché erano loro i responsabili delle leggi di Dio e dovevano osservarle, anziché fare i loro sporchi comodi. Perciò nessuno di loro ha delle scuse, e il mondo intero deve stare in silenzio, colpevole davanti al Signore onnipotente.20 Vi rendete conto ora? Nessuno può essere riconosciuto giusto da Dio per mezzo dellʼubbidienza alle sue leggi. Infatti, più conosciamo le leggi di Dio, più ci rendiamo conto che non le osserviamo, anzi è proprio grazie a queste leggi che comprendiamo di essere peccatori.21 Ma ora il Signore ci ha mostrato una via diversa per raggiungere il cielo, non quella dʼessere«abbastanza buoni» o di ubbidire alle sue leggi più che possiamo; ma una via nuova di cui hanno parlato i profeti nellʼAntico Testamento.22 Oggi Dio dichiara che ci accetterà, ci trasformerà e ci porterà in cielo, se abbiamo fede che Gesù Cristo ci purifichi dai nostri peccati.23-24 Tutti, senza, distinzione, sono dei peccatori senza la gloria di Dio, ma possono essere resi giusti gratuitamente, per dono di Dio, mediante la redenzione, che troviamo soltanto in Gesù Cristo.25 Perché Gesù fu scelto da Dio come vittima propiziatoria, che ha preso su di sé la punizione dei nostri peccati. E la nostra fede nel sangue di Cristo ci dà la salvezza. In questo modo il Signore è stato assolutamente giusto,26 sia in passato, perché tollerava pazientemente i peccati in vista del perdono, sia nel presente, perché dimostra la sua giustizia con lʼespiazione di Cristo. Così, pur rimanendo giusto, Dio può accogliere i peccatori che hanno fede in Gesù, perché Gesù ha già pagato per loro.27 Di che possiamo vantarci allora? Assolutamente di niente! Potremmo vantarci, forse, dʼavere ubbidito alla legge e di aver compiuto buone opere? No di certo! Possiamo aggrapparci soltanto alla legge della fede,28 perché la nostra salvezza non è basata sulle nostre buone opere, ma su ciò che Cristo ha fatto per noi, che diventa nostro per mezzo della fede in lui. Così siamo salvati per mezzo della fede in Cristo, e non per le buone opere che facciamo.29 Dio salva soltanto i Giudei in questo modo? Non è, forse, lui anche il Dio di tutti gli altri popoli? Certo, egli è anche il Dio degli stranieri,30 perché esiste un solo Dio, che salverà sia gli Ebrei, per mezzo della fede in Cristo, che i non Ebrei, sempre grazie alla stessa fede.31 Allora, se siamo salvati per fede, significa che non abbiamo più bisogno di ubbidire alle leggi di Dio? Certamente no! Al contrario, soltanto quando abbiamo la vera fede in Gesù, possiamo veramente ubbidire.

Romani 3

Elberfelder Bibel

di SCM Verlag
1 Was ist nun der Vorzug[1] des Juden oder was der Nutzen der Beschneidung?2 Viel in jeder Hinsicht. Denn zuerst sind ihnen die Aussprüche Gottes anvertraut worden. (De 4,7; Sal 147,19; At 7,38; Ro 9,4)3 Was denn? Wenn einige untreu waren, wird etwa ihre Untreue die Treue Gottes aufheben? (Ro 9,6; Ro 11,29; 2Ti 2,13)4 Auf keinen Fall![2] Vielmehr soll es so sein: Gott ⟨ist⟩ wahrhaftig, jeder Mensch aber Lügner[3], wie geschrieben steht: »Damit du gerechtfertigt wirst in deinen Worten und den Sieg davonträgst, wenn man mit dir rechtet.« (Sal 51,6; Sal 116,11; Giov 3,33)5 Wenn aber unsere Ungerechtigkeit Gottes Gerechtigkeit erweist, was wollen wir sagen? Ist Gott etwa ungerecht, wenn er Zorn auferlegt? – Ich rede nach Menschenweise. – (Gen 18,25; Ro 9,14)6 Auf keinen Fall! Wie könnte[4] sonst Gott die Welt richten? (Giob 34,17)7 Wenn aber die Wahrheit Gottes durch meine Lüge überreich geworden ist zu seiner Herrlichkeit, warum werde ich auch noch als Sünder gerichtet?8 Und ⟨sollen wir es⟩ etwa ⟨so machen⟩, wie wir verlästert werden und wie einige sagen, dass wir sprechen: Lasst uns das Böse tun, damit das Gute kommt? Deren Gericht ist gerecht. (Ro 6,1; 2Te 1,5; 2P 3,16)9 Was nun? Haben wir einen Vorzug? Durchaus nicht[5]! Denn wir haben sowohl Juden als auch Griechen[6] vorher beschuldigt, alle unter der Sünde zu sein, (Ro 3,23; Ro 5,12; Ro 11,32; Ga 2,15; Ga 3,22)10 wie geschrieben steht: »Da ist kein Gerechter, auch nicht einer; (Giob 15,14; Sal 143,2)11 da ist keiner, der verständig ist; da ist keiner, der Gott sucht. (Ger 4,22; Ger 5,21)12 Alle sind abgewichen, sie sind allesamt untauglich geworden; da ist keiner, der Gutes tut[7], da ist auch nicht einer.« (Gen 6,12; Sal 14,1; Sal 53,3; Ec 7,20; Is 53,6)13 »Ihr Schlund ist ein offenes Grab; mit ihren Zungen handelten sie trügerisch.« »Viperngift ist unter ihren Lippen.« (Sal 5,10; Sal 140,4; Ger 9,2; Giac 3,8)14 »Ihr Mund ist voll Fluchens und Bitterkeit.« (Sal 10,7)15 »Ihre Füße sind schnell, Blut zu vergießen;16 Verwüstung und Elend ist auf ihren Wegen,17 und den Weg des Friedens haben sie nicht erkannt.« (Prov 1,16; Is 59,7)18 »Es ist keine Furcht Gottes vor ihren Augen.« (Sal 36,2)19 Wir wissen aber, dass alles, was das Gesetz sagt, es denen sagt, die unter dem Gesetz sind, damit jeder Mund verstopft wird und die ganze Welt dem Gericht Gottes verfallen ist. (Ro 3,9)20 Darum: Aus[8] Gesetzeswerken wird kein Fleisch vor ihm gerechtfertigt werden; denn durchs Gesetz ⟨kommt⟩ Erkenntnis der Sünde. (Ro 3,28; Ro 4,15; Ro 5,20; Ro 7,7; Ef 2,9)21 Jetzt aber ist ohne[9] Gesetz Gottes Gerechtigkeit offenbart worden, bezeugt durch das Gesetz und die Propheten: (Sal 98,2; At 26,22; 2Co 5,21)22 Gottes Gerechtigkeit aber durch Glauben an Jesus Christus[10] für alle[11], die glauben. Denn es ist kein Unterschied, (At 10,43; At 15,11; Ro 1,17; Ro 10,12; Eb 11,7)23 denn alle haben gesündigt und ermangeln der Herrlichkeit Gottes (1Re 8,46; Ro 3,9)24 und werden umsonst gerechtfertigt durch seine Gnade, durch die Erlösung, die in Christus Jesus ist. (Ro 11,6; Ef 2,8; Col 1,14; Tit 3,7)25 Ihn hat Gott hingestellt[12] als einen Sühneort[13] durch den Glauben an sein Blut[14] zum Erweis seiner Gerechtigkeit wegen des Hingehenlassens der vorher geschehenen Sünden (Le 16,15; Ro 5,9; Eb 9,5)26 unter der Nachsicht Gottes; zum Erweis seiner Gerechtigkeit in der jetzigen Zeit, dass er gerecht ist und den rechtfertigt, der des Glaubens an Jesus[15] ist. (At 13,39; Ro 5,1; Ro 10,4)27 Wo bleibt nun der Ruhm? Er ist ausgeschlossen. Durch was für ein Gesetz? Der Werke? Nein, sondern durch das Gesetz des Glaubens. (Ro 1,17; Ro 4,1; Ro 8,2; 1Co 1,29)28 Denn wir urteilen, dass ⟨der⟩ Mensch durch Glauben gerechtfertigt wird, ohne Gesetzeswerke[16]. (Ro 3,20)29 Oder ist ⟨Gott⟩ der Gott der Juden allein? Nicht auch der Nationen? Ja, auch der Nationen. (Mal 1,11; Ro 10,12)30 Denn Gott ist einer. Er wird die Beschneidung aus Glauben und das Unbeschnittensein durch den Glauben rechtfertigen. (Ro 4,11; Ga 3,6)31 Heben wir denn das Gesetz auf durch den Glauben? Auf keinen Fall! Sondern wir bestätigen das Gesetz. (Ro 8,4)

Romani 3

Lutherbibel 2017

di Deutsche Bibelgesellschaft
1 Was haben dann die Juden für einen Vorzug, oder was nützt die Beschneidung?2 Viel in jeder Weise! Vor allem: Ihnen ist anvertraut, was Gott geredet hat. (De 4,7; Sal 147,19; Ro 9,4)3 Was nun? Wenn einige untreu wurden, hebt dann ihre Untreue die Treue Gottes auf? (Ro 9,6; Ro 11,29; 2Ti 2,13)4 Das sei ferne! Es bleibe vielmehr so: Gott ist wahrhaftig, und alle Menschen sind Lügner; wie geschrieben steht: »Damit du recht behältst in deinen Worten und siegst, wenn man mit dir rechtet.« (Sal 116,11)5 Ist’s aber so, dass unsre Ungerechtigkeit Gottes Gerechtigkeit erweist, was sollen wir sagen? Ist Gott dann nicht ungerecht, wenn er zürnt? – Ich rede nach Menschenweise. –6 Das sei ferne! Wie könnte sonst Gott die Welt richten?7 Wenn aber die Wahrheit Gottes durch meine Lüge herrlicher wurde zu seiner Ehre, warum sollte ich dann noch als ein Sünder gerichtet werden?8 Und ist es etwa so, wie wir verlästert werden und einige behaupten, dass wir sagen: Lasst uns Böses tun, damit Gutes daraus komme? Deren Verdammnis geschieht zu Recht. (Ro 6,1)9 Was sagen wir denn nun? Haben wir einen Vorzug? Gar keinen. Denn wir haben soeben bewiesen, dass alle, Juden wie Griechen, unter der Sünde sind, (Ro 1,18)10 wie geschrieben steht: »Da ist keiner, der gerecht ist, auch nicht einer.11 Da ist keiner, der verständig ist; da ist keiner, der nach Gott fragt.12 Alle sind sie abgewichen und allesamt verdorben. Da ist keiner, der Gutes tut, auch nicht einer.13 Ihr Rachen ist ein offenes Grab; mit ihren Zungen betrügen sie, Otterngift ist unter ihren Lippen;14 ihr Mund ist voll Fluchens und Bitterkeit.15 Ihre Füße eilen, Blut zu vergießen;16 auf ihren Wegen ist lauter Zerstörung und Elend,17 und den Weg des Friedens kennen sie nicht. (Lu 1,79)18 Es ist keine Gottesfurcht bei ihnen.«19 Wir wissen aber: Was das Gesetz sagt, das sagt es denen, die unter dem Gesetz sind, auf dass jeder Mund gestopft werde und alle Welt vor Gott schuldig sei. (Ro 2,12; Ga 3,22)20 Denn durch des Gesetzes Werke wird kein Mensch vor ihm gerecht sein. Denn durch das Gesetz kommt Erkenntnis der Sünde. (Sal 143,2; Ro 7,7; Ga 2,16)21 Nun aber ist ohne Zutun des Gesetzes die Gerechtigkeit, die vor Gott gilt[1], offenbart, bezeugt durch das Gesetz und die Propheten. (At 10,43; Ro 1,17)22 Ich rede aber von der Gerechtigkeit vor Gott, die da kommt durch den Glauben an Jesus Christus zu allen, die glauben. Denn es ist hier kein Unterschied: (Fili 3,9)23 Sie sind allesamt Sünder und ermangeln des Ruhmes, den sie vor Gott haben sollen,[2]24 und werden ohne Verdienst gerecht aus seiner Gnade durch die Erlösung, die durch Christus Jesus geschehen ist. (Ro 5,1; 2Co 5,19; Ef 2,8; Tit 3,7)25 Den hat Gott für den Glauben hingestellt zur Sühne[3] in seinem Blut zum Erweis seiner Gerechtigkeit, indem er die Sünden vergibt, die früher begangen wurden (Le 16,12; Mat 26,28; Col 1,20; Eb 9,5; Eb 9,26)26 in der Zeit der Geduld Gottes, um nun, in dieser Zeit, seine Gerechtigkeit zu erweisen, auf dass er allein gerecht sei und gerecht mache den, der da ist aus dem Glauben an Jesus.27 Wo bleibt nun das Rühmen? Es ist ausgeschlossen. Durch welches Gesetz? Durch das Gesetz der Werke? Nein, sondern durch das Gesetz des Glaubens. (1Co 1,29; 1Co 1,31)28 So halten wir nun dafür, dass der Mensch gerecht wird ohne des Gesetzes Werke, allein durch den Glauben[4]. (Ga 2,16)29 Oder ist Gott allein der Gott der Juden? Ist er nicht auch der Gott der Heiden? Ja gewiss, auch der Heiden. (Ro 10,12)30 Denn es ist der eine Gott, der gerecht macht die Juden aus dem Glauben und die Heiden durch den Glauben. (De 6,4; Ro 4,11; 1Co 8,6)31 Wie? Heben wir das Gesetz auf durch den Glauben? Das sei ferne! Sondern wir richten das Gesetz auf. (Mat 5,17)

Romani 3

Neue Genfer Übersetzung

di Genfer Bibelgesellschaft
1 Aber was haben dann die Juden gegenüber den anderen Menschen noch für einen Vorteil? Und was ist der Nutzen der Beschneidung?2 Nun, die Juden haben den anderen Menschen in jeder Hinsicht viel voraus. Vor allem ist es das eine, dass Gott ihnen seine Worte[1] anvertraut hat.3 Aber wie steht es damit, dass einige von ihnen Gott nicht geglaubt haben, sondern ihm untreu geworden sind? Hebt ihre Untreue[2] Gottes Treue auf?4 Niemals! Was vielmehr klar werden soll, ist dies: Gott ist zuverlässig, und was er sagt, ist wahr[3], und jeder Mensch ist ´letztlich` ein Lügner, genau wie es in der Schrift heißt: »Es soll deutlich werden, dass du, Gott, im Recht bist und dass deine Worte wahr sind[4]; du wirst dich siegreich behaupten, wenn man über dich zu Gericht sitzt[5] (Sal 51,6)5 Wenn nun aber unsere Ungerechtigkeit Gottes Gerechtigkeit erst richtig zur Geltung bringt, welchen Schluss sollen wir daraus ziehen? Etwa den, dass Gott ungerecht ist, wenn er seinen Zorn ´über uns` hereinbrechen lässt? (Ich rede ´bewusst einmal rein` menschlich.)6 Nein, niemals! Sonst wäre es ja undenkbar, dass Gott die Welt richten wird.7 Aber wenn ich doch nun ein Lügner bin, wird dann nicht gerade dadurch umso deutlicher, dass Gott zuverlässig ist und dass das, was er sagt, wahr ist[6]? Ich trage also dazu bei, dass Gottes Ruhm noch größer wird. Wieso werde ich von ihm dann noch als Sünder verurteilt?8 Und überhaupt – warum nicht noch einen Schritt weiter gehen und sagen: »Tun wir doch Böses, damit Gutes dabei herauskommt!«? Einige, die schlecht über uns reden, behaupten ja sogar, das sei es, was wir lehren. Die, ´die uns so etwas unterstellen[7],` trifft Gottes Gericht mit vollem Recht.9 Wie ist es denn nun? Sind wir ´als Juden den anderen Menschen gegenüber` im Vorteil, ´oder sind wir es nicht`?[8] Wir sind es ganz und gar nicht![9] Ich habe[10] ja jetzt den Beweis erbracht, dass alle schuldig sind, die Juden ebenso wie die anderen Menschen[11], und dass alle unter der Herrschaft der Sünde stehen,10 genau wie es in der Schrift heißt: »Keiner ist gerecht, auch nicht einer.11 Keiner ist klug, keiner fragt nach Gott.12 Alle sind vom richtigen Weg abgewichen, keinen Einzigen kann ´Gott` noch gebrauchen. Keiner handelt so, wie es gut wäre[12], nicht ein Einziger.[13] (Sal 14,1; Sal 53,2)13 Ihr Rachen ist ein offenes Grab. Ihre Zunge gebrauchen sie, um zu betrügen. Schlangengift verbirgt sich unter ihren Lippen. (Sal 5,10; Sal 140,4)14 Ihr Mund ist voller Flüche und gehässiger Worte[14]. (Sal 10,7)15 Nichts hemmt ihre Schritte[15], wenn es gilt, Blut zu vergießen.16 Verwüstung und Elend lassen sie auf ihren Wegen zurück,17 und vom Weg, der zum Frieden führt, wollen sie nichts wissen[16].[17] (Prov 1,16)18 Sich Gott in Ehrfurcht zu unterstellen, käme ihnen nie in den Sinn. « (Sal 36,2)19 So sagt es das Gesetz, und wir wissen: Alles, was das Gesetz sagt, richtet sich an die, denen es gegeben wurde[18]. Damit wird jeder Mund zum Schweigen gebracht; die ganze Welt ist vor Gott als schuldig erwiesen.20 Denn auch durch das Befolgen von Gesetzesvorschriften steht kein Mensch vor Gott gerecht da.[19] Das Gesetz führt vielmehr dazu, dass man seine Sünde erkennt.21 Doch jetzt hat Gott – unabhängig vom Gesetz, aber in Übereinstimmung mit den Aussagen des Gesetzes und der Propheten – seine Gerechtigkeit[20] sichtbar werden lassen.22 Es ist eine Gerechtigkeit, deren Grundlage der Glaube an Jesus Christus[21] ist und die allen zugute kommt, die glauben. Dabei macht es keinen Unterschied, ´ob jemand Jude oder Nichtjude ist,`23 denn alle haben gesündigt, und in ihrem Leben kommt Gottes Herrlichkeit nicht mehr zum Ausdruck[22],24 und dass sie für gerecht erklärt werden, beruht auf seiner Gnade. Es ist sein freies Geschenk aufgrund der Erlösung durch Jesus Christus[23].25 Ihn hat Gott vor den Augen aller Welt zum Sühneopfer für unsere Schuld gemacht. Durch sein Blut, das er vergossen hat, ist die Sühne geschehen, und durch den Glauben kommt sie uns zugute. Damit hat Gott unter Beweis gestellt, dass er gerecht gehandelt hatte, als er die bis dahin begangenen Verfehlungen der Menschen ungestraft ließ.26 Wenn er Nachsicht übte, geschah das im Hinblick auf das Sühneopfer Jesu. Durch dieses[24] hat er jetzt, in unserer Zeit, seine Gerechtigkeit unter Beweis gestellt; er hat gezeigt, dass er gerecht ist, wenn[25] er den für gerecht erklärt, der sein ganzes Vertrauen auf Jesus setzt.[26] (Eb 9,5)27 Hat da noch irgendjemand einen Grund, auf etwas stolz zu sein? Nein, das ist jetzt ausgeschlossen. Folgt das etwa aus dem Gesetz? Sofern das Gesetz zu Leistungen auffordert: nein; sofern das Gesetz jedoch zum Glauben auffordert: ja.[27]28 Denn wir gehen davon aus, dass man aufgrund des Glaubens für gerecht erklärt wird, und zwar unabhängig von Leistungen, wie das Gesetz sie fordert[28].29 Oder ist Gott etwa nur der Gott der Juden? Ist er nicht ebenso auch der Gott aller anderen Menschen[29]? Natürlich ist er das,30 so wahr es nur einen Gott gibt – den Gott, der auf ein und derselben Grundlage des Glaubens Beschnittene und Unbeschnittene für gerecht erklärt[30].31 Setzen wir nun dadurch, dass wir alles vom Glauben abhängig machen,[31] das Gesetz außer Kraft? Keineswegs! Das Gegenteil ist der Fall: Wir bringen das Gesetz dadurch erst richtig zur Geltung.[32]

Romani 3

Schlachter 2000

di Genfer Bibelgesellschaft
1 Was hat nun der Jude für einen Vorzug, oder was nützt die Beschneidung? (Ro 2,25)2 Viel, in jeder Hinsicht! Denn vor allem sind ihnen die Aussprüche Gottes anvertraut worden. (Sal 147,19; At 7,38; Ro 9,4)3 Wie denn? Wenn auch etliche untreu waren, hebt etwa ihre Untreue die Treue Gottes auf? (2Ti 2,13; Eb 4,2)4 Das sei ferne! Vielmehr erweist sich Gott als wahrhaftig, jeder Mensch aber als Lügner, wie geschrieben steht: »Damit du recht behältst in deinen Worten und siegreich hervorgehst, wenn man mit dir rechtet«.[1] (Nu 23,19; De 32,4; Sal 51,6; Sal 116,11; Da 9,7; Giov 3,33)5 Wenn aber unsere Ungerechtigkeit Gottes Gerechtigkeit beweist, was sollen wir sagen? Ist Gott etwa ungerecht, wenn er das Zorngericht verhängt? (Ich rede nach Menschenweise.) (Ro 6,19; Ga 3,15)6 Das sei ferne! Wie könnte Gott sonst die Welt richten? (Gen 18,25; Giob 34,17)7 Wenn nämlich die Wahrhaftigkeit Gottes durch meine Lüge überströmender wird zu seinem Ruhm, weshalb werde ich dann noch als Sünder gerichtet? (Ro 3,23; Ro 9,19)8 Müsste man dann nicht so [reden], wie wir verleumdet werden und wie etliche behaupten, dass wir sagen: »Lasst uns Böses tun, damit Gutes daraus komme«? Ihre Verurteilung ist gerecht! (Ro 6,1; Ro 6,15; Giuda 1,4)9 Wie nun? Haben wir etwas voraus? Ganz und gar nicht! Denn wir haben ja vorhin sowohl Juden als Griechen beschuldigt, dass sie alle unter der Sünde sind, (De 7,7; Ro 11,32)10 wie geschrieben steht: »Es ist keiner gerecht, auch nicht einer; (Mar 10,18)11 es ist keiner, der verständig ist, der nach Gott fragt. (Giob 35,10; Sal 53,3; Ger 4,22)12 Sie sind alle abgewichen, sie taugen alle zusammen nichts; da ist keiner, der Gutes tut, da ist auch nicht einer! (Sal 14,3; Is 53,6)13 Ihre Kehle ist ein offenes Grab, mit ihren Zungen betrügen sie; Otterngift ist unter ihren Lippen; (Sal 5,10; Sal 140,4; Ger 9,3; Giac 3,8)14 ihr Mund ist voll Fluchen und Bitterkeit, (Sal 10,7; Mat 12,34)15 ihre Füße eilen, um Blut zu vergießen; (Sal 5,10; Sal 140,4; Is 59,7)16 Verwüstung und Elend bezeichnen ihre Bahn,17 und den Weg des Friedens kennen sie nicht. (Sal 120,7; Is 48,22; Is 57,21; Ro 5,1)18 Es ist keine Gottesfurcht vor ihren Augen.«[2] (Sal 5,10; Sal 10,7; Sal 14,3; Sal 36,2; Sal 53,3; Sal 140,4; Prov 8,13; Ec 7,20; Is 59,7)19 Wir wissen aber, dass das Gesetz alles, was es spricht, zu denen sagt, die unter dem Gesetz sind, damit jeder Mund verstopft werde und alle Welt vor Gott schuldig sei, (Giob 5,16; Ro 2,12; Ro 3,9)20 weil aus Werken des Gesetzes kein Fleisch vor ihm gerechtfertigt[3] werden kann; denn durch das Gesetz kommt Erkenntnis der Sünde. (Sal 130,3; Ro 7,7; Ga 2,16; Ef 2,8)21 Jetzt aber ist außerhalb des Gesetzes die Gerechtigkeit Gottes[4] offenbar gemacht worden, die von dem Gesetz und den Propheten bezeugt wird, (At 26,22; Ro 1,17; 2Co 5,21; 2P 1,1)22 nämlich die Gerechtigkeit Gottes durch den Glauben an Jesus Christus, die zu allen und auf alle [kommt], die glauben. Denn es ist kein Unterschied; (At 13,39; Ro 10,12; Fili 3,9)23 denn alle haben gesündigt und verfehlen die Herrlichkeit, die sie vor Gott haben sollten,[5] (Gen 1,26; 1Re 8,46; Ro 2,10)24 sodass sie ohne Verdienst gerechtfertigt werden durch seine Gnade[6] aufgrund der Erlösung[7], die in Christus Jesus ist. (Ef 2,8; Col 1,14; Tit 2,14; Tit 3,5)25 Ihn hat Gott zum Sühnopfer bestimmt, [das wirksam wird] durch den Glauben an sein Blut, um seine Gerechtigkeit zu erweisen, weil er die Sünden ungestraft ließ, die zuvor geschehen waren, (Col 1,20; 1G 2,2)26 als Gott Zurückhaltung übte, um seine Gerechtigkeit in der jetzigen Zeit zu erweisen, damit er selbst gerecht sei und zugleich den rechtfertige, der aus dem Glauben an Jesus ist. (Is 45,21; 2Co 5,21)27 Wo bleibt nun das Rühmen? Es ist ausgeschlossen! Durch welches Gesetz? Das der Werke? Nein, sondern durch das Gesetz des Glaubens! (Ro 4,5; Ro 4,16; 1Co 1,29)28 So kommen wir nun zu dem Schluss, dass der Mensch durch den Glauben gerechtfertigt wird, ohne Werke des Gesetzes. (At 13,39; Ro 8,3)29 Oder ist Gott nur der Gott der Juden und nicht auch der Heiden? Ja freilich, auch der Heiden! (Is 49,6; Mal 1,11)30 Denn es ist ja ein und derselbe Gott, der die Beschnittenen aus Glauben und die Unbeschnittenen durch den Glauben rechtfertigt. (Ro 10,11; Ga 3,8; 1Ti 2,4)31 Heben wir nun das Gesetz auf durch den Glauben? Das sei ferne! Vielmehr bestätigen wir das Gesetz. (Eb 10,16)

Romani 3

Neues Leben. Die Bibel

di SCM Verlag
1 Welchen Vorteil hat es dann eigentlich, Jude zu sein? Und was für einen Nutzen hat überhaupt noch die jüdische Beschneidung?2 Nun, Jude zu sein hat viele Vorteile, vor allem aber den, dass den Juden die Worte Gottes anvertraut wurden. (De 4,7; Sal 147,19; At 7,38)3 Aber was ist damit, dass einige von ihnen untreu waren? Meint ihr, nur weil sie die Treue gebrochen haben, würde das die Treue Gottes aufheben?4 Natürlich nicht! Es ist vielmehr so: Gott ist wahrhaftig und jeder Mensch ist ein Lügner! So steht es schon in der Schrift: »Du wirst gerecht dastehen mit dem, was du sagst, und du wirst siegen, wenn man dich vor Gericht bringt.«[1] (Sal 51,6)5 Was ist aber, wenn unsere Ungerechtigkeit Gottes Gerechtigkeit erst groß herausstellt? Ist Gott dann nicht ungerecht, wenn er zornig wird und uns straft? – Ich rede aus rein menschlicher Sicht. – (Ro 5,8)6 Natürlich nicht! Wenn Gott nicht gerecht wäre, wie könnte er dann das Recht haben, die ganze Welt zu richten?7 Aber wie kann Gott mich richten und als Sünder verurteilen, wenn meine Lüge seine Wahrheit umso heller leuchten lässt und der Ruhm Gottes noch größer wird? (Ro 9,19)8 Wer solchen Gedanken nachhängt, könnte genauso gut sagen: »Je mehr wir sündigen, desto besser!«[2] Wer so redet, wird zu Recht verurteilt; und doch verleumden uns manche, indem sie behaupten, dass wir dies lehren würden! (Ro 6,1)9 Also, haben wir Juden denn nun den anderen Menschen gegenüber einen Vorteil?[3] Nein, überhaupt keinen. Wir haben ja bereits gezeigt, dass alle Menschen – ob sie Juden sind oder nicht – unter der Herrschaft der Sünde stehen. (Ro 1,18)10 In der Schrift heißt es: »Keiner ist gerecht – nicht ein Einziger. (Sal 14,1)11 Keiner ist klug; keiner fragt nach Gott.12 Alle haben sich von Gott abgewandt; alle sind für Gott unbrauchbar geworden. Keiner tut Gutes[4], auch nicht ein Einziger.«[5]13 »Ihre Rede ist faul wie der Gestank aus einem offenen Grab. Sie ist durch und durch verlogen.« »Ihr Reden ist tödlich wie Otterngift.«[6] (Sal 5,1; Sal 5,10)14 »Ihr Mund ist voller Flüche und bitterer Worte.«[7] (Sal 10,7)15 »Sie sind schnell bereit, einen Mord zu begehen. (Is 59,7)16 Wohin sie auch gehen, folgen ihnen Verwüstung und Elend.17 Den Weg des Friedens kennen sie nicht.«[8]18 »Sie haben keine Ehrfurcht vor Gott.«[9] (Sal 36,2)19 Wir wissen, dass das, was im Gesetz steht, für die gilt, denen es gegeben wurde. Deshalb können sich die Menschen nicht mehr herausreden, und die ganze Welt ist dem Gericht Gottes unterstellt. (Ro 2,12)20 Denn niemand wird in Gottes Augen gerecht gesprochen, indem er versucht, das Gesetz zu halten. Im Gegenteil, je besser wir Gottes Gesetz kennen, desto deutlicher erkennen wir, dass wir schuldig sind. (Sal 143,2; Ro 4,15; Ro 7,7; Ga 2,16; Ga 3,11)21 Doch nun hat Gott uns unabhängig vom Gesetz einen anderen Weg gezeigt, wie wir in seinen Augen gerecht werden können – einen Weg in Übereinstimmung mit dem Gesetz und den Propheten. (Ro 1,2; Ro 9,30)22 Wir werden von Gott gerecht gesprochen, indem wir an Jesus Christus glauben. Dadurch können alle ohne Unterschied gerettet werden. (Ro 4,11; Ro 10,4; Ga 2,16; Col 3,11)23 Denn alle Menschen haben gesündigt und das Leben in der Herrlichkeit Gottes verloren.24 Doch Gott erklärt uns aus Gnade für gerecht. Es ist sein Geschenk an uns durch Jesus Christus, der uns von unserer Schuld befreit[10] hat. (Ef 2,8; Eb 9,12)25 Denn Gott sandte Jesus, damit er die Strafe für unsere Sünden auf sich nimmt und unsere Schuld gesühnt wird. Wir sind gerecht vor Gott, wenn wir glauben, dass Jesus sein Blut für uns vergossen und sein Leben für uns geopfert hat. Gott bewies seine Gerechtigkeit, als er die Menschen nicht bestrafte, (Le 16,10; Eb 9,12; 1P 1,19; 1G 4,10)26 die in früheren Zeiten gesündigt haben. Er handelte so, weil er Geduld mit ihnen hatte. Und er ist auch jetzt, in dieser Zeit, vollkommen gerecht, indem er die für gerecht erklärt, die an Jesus glauben.27 Können wir nun stolz darauf sein, dass wir irgendetwas dazu getan haben, von Gott angenommen zu werden? Nein, denn das geschah nicht aufgrund unserer guten Taten, sondern allein aufgrund unseres Glaubens.[11] (Ro 2,17; Ro 4,2; 1Co 1,29)28 Wir werden durch den Glauben vor Gott gerechtfertigt und nicht durch das Befolgen des Gesetzes. (At 13,39)29 Oder ist Gott nur der Gott der Juden? Ist er nicht auch der Gott aller Menschen? Natürlich ist er das. (Ro 10,12; Ga 3,28)30 Es gibt nur einen Gott. Und es gibt nur einen Weg, von ihm angenommen zu werden. Nur aufgrund des Glaubens spricht er die Menschen vor sich selbst gerecht, ob sie nun Juden sind oder nicht.31 Wenn wir nun aber den Glauben so betonen, heben wir damit das Gesetz auf? Natürlich nicht! Sondern durch den Glauben bestätigen wir das Gesetz. (Mat 5,17)